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Oriolo, in parrocchia una serie di incontri sul libro della “Genesi”. L’uomo tra fede e ragione

Oriolo, in parrocchia una serie di incontri sul libro della “Genesi”. L’uomo tra fede e ragione
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(Riceviamo e pubblichiamo) – Il 3 agosto dello scorso anno, alla prima udienza nella sua residenza estiva a Castel Gandolfo, il Santo Padre Benedetto XVI lanciò una interessante proposta: riscoprire durante l’estate l’importanza della lettura della Bibbia, soprattutto dei libri poco conosciuti. Un invito che è stato accolto dal Movimento Apostolico di Oriolo, che ha organizzato per questa estate, per offrirlo all’intera comunità, un ciclo di catechesi dal titolo “Alle origini”, che sarà presieduta dal teologo e parroco di Oriolo, Don Nicola De Luca. Venerdì 6 luglio, presso i locali parrocchiali, si è svolto il primo incontro introduttivo, al quale seguiranno ulteriori dieci incontri, per leggere, riflettere e meditare sul libro della “Genesi”, i cui temi specifici saranno: I. “L’amore creativo di Dio” Gn 1, 1-24; II. “L’uomo e la donna: insieme per la salvezza” Gn 2,18-25; III. “Chiamati all’opera creatrice di Dio” Gn 1, 26-31; IV. “Rottura dell’amicizia con Dio” Gn 3, 1-24; V. “Il sangue che grida vendetta al cospetto di Dio” Gn 4, 1-16; VI. “La vendetta di Lamek” Gn 4, 23-24; VII. “Le acque purificatrici del diluvio” Gn 6;7;8; VIII. “Il peccato di superbia e Babele” Gn 11; IX. “La chiamata di Abramo” Gn 12; X. “Abramo: il grande intercessore” Gn 18, 16-33. Un viaggio a ritroso, quindi, alla riscoperta delle origini dell’uomo e della sua storia, attraverso il primo libro della Bibbia, non completamente sconosciuto, ma la cui apparente contrapposizione alla scienza ha fatto sì che si perdesse il suo significato più genuino e profondo, la risposta a ciò che l’uomo si chiede da quando è comparso sulla terra: chi siamo e da dove veniamo?

Falsi preconcetti alla base della lettura della Genesi, che non guardano al contesto storico e sociale del periodo in cui è stato scritto, fanno perdere di vista il significato fondamentale di questo libro: noi esistiamo perché voluti e creati da Dio, Logos eterno che ci ama e vuole parlare con noi, comunicarci il suo amore, il suo desiderio di vederci salvi, pur rispettando la nostra libertà di adesione alla Sua amicizia. La Genesi non è un trattato di cosmologia né di scienza e nemmeno un trattato storico, ma vuole essere una descrizione semplice, che giunga a tutti, ai semplici, ai bambini, ai pastori, ai contadini oltre che a persone colte. Il noto fisico e chimico britannico Sir William Henry Bragg, premio nobel nel 1915 per i suoi studi condotti sull’analisi della struttura cristallina per mezzo dei raggi X, affermò: “Dalla religione viene lo scopo dell’uomo, dalla scienza il suo potere per realizzarlo. A volte le persone chiedono se la religione e la scienza non si oppongano l’una all’altra. E Giovanni Paolo II così scrisse nella Lettera Enciclica Fides et Ratio : “La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso”.

Maria Domenica Cioffi

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