Nella foto in alto, Alessandria del Carretto. Nella foto in basso, Castroregio
Piccoli comuni: si va verso il loro recupero e la loro valorizzazione. Un nuovo disegno di legge, ormai in dirittura d’arrivo, prevede infatti un vero e proprio Piano Nazionale per la riqualificazione e la valorizzazione dei borghi antichi con una popolazione inferiore a 5mila abitanti. Praticamente si tratta, oltre che di gran parte dei comuni calabresi, di tutti comuni dell’Alto Jonio (ben 13), tranne Trebisacce e Villapiana che superano quella soglia. Barcollo ma non mollo: sembra essere questa in realtà la sfida dei piccoli comuni nei confronti di chi, in presenza dell’oblìo subito da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni, pretende di imporre la fusione come unica alternativa possibile. Fusione che è stata sempre aspramente contrastata da numerosi sindaci di questi piccoli comuni con la motivazione che si vedrebbero costretti a cancellare la propria storia e la propria identità.
In più, la legge introduce semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori. I piccoli comuni potranno anche acquisire case cantoniere e tratti di ferrovie dismesse da rendere disponibili per attività di protezione civile, volontariato, promozione dei prodotti tipici locali e turismo.
Pino La Rocca