Cosenza, a scuola di Comunicazione Sociale con la “iena” Pelazza
Il Centro Servizi per il Volontariato di Cosenza ha organizzato a cavallo dei mesi di giugno e luglio 2012 un corso di comunicazione dal titolo “Obiettivo Comunicazione” per i volontari delle OdV della provincia di Cosenza. Il corso si è articolato in quattro lezioni. Tre delle lezioni si sono tenute presso le sedi territoriali del Csv (Fuscaldo per il Tirreno, Castrovillari per il Pollino, Corigliano Calabro per lo Jonio) e presso la sede dell’Associazione “Gian Marco De Maria” per l’Area Urbana di Cosenza. L’ultima lezione si è tenuta presso Palazzo Arnone a Cosenza ed è stata unica per le varie sedi. Ospite dell’ultima lezione Luigi Pelazza, giornalista e volto noto della trasmissione televisiva “Le Iene”. Successivamente si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal Csv e patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti della Calabria, incentrato sulla comunicazione sociale. Il titolo del convegno era: “La comunicazione sociale oggi.
La buona notizia è una notizia? Come favorire l’incontro tra giornalisti e volontariato” (nella foto in alto). Oltre allo stesso Pelazza, hanno partecipato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, il presidente del Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”, Gregorio Corigliano, il presidente di Volontà Solidale, Maria Annunziata Longo, il direttore di Csv Volontà Solidale, Mariacarla Coscarella. Il direttore del Csv ha spiegato i motivi del corso: “Le associazioni hanno difficoltà nel comunicare all’esterno le proprie attività e noi abbiamo voluto supportarle con un percorso formativo specifico. Soluri ha invitato i giornalisti a trattare maggiormente i temi sociali. Per Gregorio Corigliano: “Questo corso è servito a creare un ponte tra il volontariato e il mondo dell’informazione, il volontariato deve avere lo spazio che merita sui media, ma il suo valore non deve trasformarsi unicamente in voglia di apparire”. Per la Iena Luigi Pelazza la buona notizia non è una notizia, ma i giornalisti de “Le Iene” spesso scelgono di concludere un servizio che racconta una storia negativa (che quasi sempre è notizia) con un messaggio di speranza e positività. E la cattiva notizia diventa una buona notizia.
Rosanna Angiulli