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Violento incendio a Villapiana. Polemiche su ritardo interventi. Donna ha rischiato intossicazione da fumo

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La coltre di fumo che ha invaso Villapiana a seguito dello spaventoso incendio

Un violento incendio si è sviluppato nel pomeriggio di ieri (martedì) intorno alle 15,30 in località San Francesco, nell’omonima Foresta, con fiamme alte e una gigantesca coltre di fumo che spinta dal forte vento di ponente ha raggiunto anche la spiaggia di Villapiana Lido. La scena che si presentava davanti agli occhi delle persone in una giornata di per se già infuocata dalla morsa del caldo dell’anticiclone africano Minosse, era terrificante e riportava alla memoria i tragici giorni di fuoco del mese di luglio dell’anno scorso quando andarono distrutti oltre settecento ettari di boschi e coltivazioni di ulivi, vigneti, aranceti con danni anche a masserie e aziende agricole. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Villapiana al comando del maresciallo Luigi Potenza, i vigili del fuoco di Trebisacce e Corigliano, le squadre antincendio del consorzio di bonifica del bacino dello ionio di Trebisacce, una pattuglia del Corpo forestale dello Stato di Corigliano, gli agenti della Polizia municipale che hanno operato tra mille difficoltà per salvaguardare le persone, le abitazioni rurali, le aziende agricole presenti e regolarizzare il traffico automobilistico. La zona è attraversata dalla provinciale 159 Villapiana Scalo-Plataci che è stata chiusa al traffico per diverse ore.

Solo in serata intorno alle 19,30 sono giunti due aerei antincendio Fireboss inviati dalla sala operativa della Protezione civile della Regione che con diversi lanci d’acqua hanno contribuito a spegnere l’incendio, cosa che evidentemente sarebbe potuta avvenire molto prima se l’intervento fosse stato più immediato. Quattro ore dopo l’allarme, un tempo molto lungo che riapre le polemiche sull’organizzazione e il coordinamento degli interventi in caso di incendio. Non a caso il sindaco di Villapiana Roberto Rizzuto che si trova a Roma per impegni istituzionali, avvisato della situazione, ha già annunciato un rientro anticipato in sede per verificare di persona eventuali danni a persone e cose e relative responsabilità. Ma pare che ritardi si registrino anche nella stesura della convenzione per la gestione degli incendi tra Regione e Corpo forestale dello Stato che notoriamente dirige e coordina le operazioni da terra in stretto contatto con i mezzi aerei della Protezione civile. Un gap che evidentemente non giova alla causa della lotta agli incendi boschivi. La grande coltre di fumo, come dicevamo, ha creato disagi al traffico automobilistico e anche a molti bagnanti che sono stati costretti a lasciare anzitempo la spiaggia. Per quanto riguarda i danni a persone o cose al momento si registra il ricovero di  una signora E.R. di professione insegnante che abita nei pressi del campo sportivo comunale che ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del Capt del “G. Chidichimo” di Trebisacce giunti sul posto col 118 per un principio di intossicazione da fumo, la signora in serata è stata poi trasferita all’ospedale di Rossano per ulteriori accertamenti.

Pasquale Bria

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