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Gli incendi non danno tregua. Le colline di Trebisacce avvolte dalle fiamme

Gli incendi non danno tregua. Le colline di Trebisacce avvolte dalle fiamme
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Ancora incendi nell’Alto Jonio ormai ridotto a una landa deserta. Siamo arrivati insomma al punto che ormai il fuoco non fa più notizia. Spento infatti l’incendio sviluppatosi nelle zone Forestacaccia e Alicheto di Albidona dopo due intense giornate di lotta contro il fuoco in cui sono stati impegnati due mezzi aerei che hanno lanciato sul rogo migliaia di metri cubi di acqua di mare, ecco che il fuoco, a dimostrazione della più che probabile dolosità del fenomeno, è transitato nel territorio di Trebisacce e in due diverse località tanto da impedire a uomini e mezzi di concentrare l’impegno su una sola zona. Il primo incendio si è verificato in località “104”.

«Siamo in mezzo alle fiamme,  – ha scritto il sindaco Franco Mundo mentre era sul posto – che stanno distruggendo una vasta area di verde e lambendo quattro masserie presso cui è stato ridotto in cenere un ricovero per animali ivi compresi alcuni capi di bestiame. Dopo una mattinata di tentativi – ha aggiunto – sono riuscito a parlare con il Capo della Protezione Civile Regionale il quale mi ha assicurato che un elicottero è già operativo ed è in arrivo un Canadair». Ma mentre il sindaco parlava con il prof. Tansi ecco che il fuoco si è spostato, pigliando subito vigore a causa della vegetazione incolta e resinosa e della macchia mediterranea da un’altra parte e precisamente nella “Manca dell’Inferno”. Qui, nelle contrade Gallazzone e Carlo Drogo, complici le alte temperature e l’inaccessibilità da terra da parte di uomini e mezzi, si è materializzato veramente l’inferno: le fiamme sono infatti sfuggite al controllo e prima che, intorno alle 15.00, arrivasse il promesso Canadair, il fuoco ha assunto proporzioni gigantesche distruggendo una vasta area di verde e arrivando a lambire addirittura il sito archeologico di Broglio. Solo in serata le fiamme sono state domate ma, visti i precedenti, potrebbe trattarsi di uno dei tanti capitoli di questa triste e incomprensibile tragedia ambientale.

Pino La Rocca

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francesca
francesca
6 anni fa

Purtroppo è da domenica che brucia Trebisacce in modo continuativo prima provando a spegnere con elicotteri e canaider, ieri lunedi lo stesso punto bruciava ancora e le fiamme si vedevano lungo la statale passando per 104 nelle vicinanze di alcune abitazioni oltre alla cenere portata dal vento c’era anche il fumo oggi martedi bruciava il bivio di Oriolo non ci sono più parole per non parlare degli altri focolai sparsi nei giorni passati è quello nei pressi di Rossano.

Francesca Carelli
Francesca Carelli
6 anni fa

Purtroppo in questo momento il fuoco ha quasi completamente distrutto MONTE MOSTARICO a Trebisacce (CS). E’ una tragedia assurda, da giorni sono iniziati questi incendi, sicuramente non sono stati affrontati con mezzi adeguati e i mezzi a disposizione sono insufficienti. Certo la siccità non aiuta, il vento è stato sfavorevole ma il fattore principale è che la CATTIVERIA dell’essere “umano” e la sua FEROCIA riescono a distruggere in pochi attimi ciò che MADRE NATURA crea in tanti anni.
Non so se a Trebisacce ci siano gli idranti per approviggionare d’acqua i mezzi di soccorso, so che quasi sempre la mancanza di fonti d’acqua (per le autobotti) crea forti ritardi nello spegnimento degli incendi.
I Comuni ed i vari Enti dislocati sul territorio potrebbero iniziare a risolvere questo problema predisponendo (ove non presenti) gli idranti o per casi specifici vasche o serbatoio per l’aspirazione dell’acqua necessaria.
QUESTA SERA HO PIANTO, QUANDO HO VISTO LE FIAMME CHE DIVENTANO SEMPRE PIU’ FORTI, SPERO CHE CHI HA PROVOCATO TUTTO QUESTO ABBIA UNA COSCIENZA E SI RENDA CONTO DELLA MOSTRUOSITA’ CHE HA MESSO IN ATTO.