Metti una sera d’estate… la Castrovillari di una volta
Redazione Paese24.it
Immaginiamo un albero che, da radici ben salde, cresce e si slancia verso l’alto. E’ così anche per l’uomo che, senza il passato, non può puntare al futuro ma rimane senza orientamento. La memoria storica, dunque, rappresenta quelle radici fondamentali per andare avanti e conoscere da dove provengono i nostri valori.
E parte di questo scrigno è stato aperto ieri sera (venerdì), nel giardino dello storico Palazzo Varcasia, sede del centro anziani di Castrovillari, durante un incontro organizzato dalla delegazione FAI Pollino (Fondo Ambiente Italiano) – guidata da Donatella Laudadio e composta da Mario Alvaro, Maria Lucilla Aprile, Francesco Caruso, Marisa Mortati, Mimmo Sancineto, Gianluigi Trombetti – in collaborazione con lo stesso centro anziani “Varcasia”, presieduto da Carlo Sangineti. La missione del FAI, a livello nazionale, è da anni quella di promuovere, salvaguardare e valorizzare il patrimonio artistico e naturalistico italiano.
Un saluto da parte di Mimmo Lo Polito, sindaco della città, Franco Pirrera, in rappresentanza del centro anziani, della prof.ssa Laudadio, e poi via in un’altra dimensione. Un tuffo nel passato, presi per mano dallo storico e Ispettore Onorario della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Calabria, Gianluigi Trombetti, che, con semplicità e dovizia di particolari, ha accompagnato i presenti nella Castrovillari di una volta, commentando una serie di illustrazioni dalla fine del Settecento fino agli anni ’20 del Novecento. Un viaggio virtuale tra vicoli e antichi palazzi della città, tra le vie principali e il centro storico, panorami, rioni, chiese e monumenti,la vecchia locomotiva. Ma anche tra le più antiche tradizioni, dal corteo nuziale (sposina, “pacchiane”, uomini e sposo), alle processioni, dove le pie donne erano solite indossare sull’abito tipico una sorta di mantellina, anche nelle stagioni più calde, in segno di rispetto e devozione. Il tutto racchiuso nel libro del prof. Trombetti “Ricordo di Castrovillari”, edito da Il Coscile.
“Castrovillari…c’era una volta”. Lo sguardo in una dimensione surreale, la mente indietro di anni, le luci spente e la memoria accesa in un silenzio che sapeva di magia.