Anche oggi contiamo le “curve pericolose” di questo tortuoso percorso, da Villapiana a Plataci: arrivano a 38. Ma il paesaggio, che era bellissimo, viene spesso deturpato dagli incendi più insensati. La piazzetta è animata dal mercatino settimanale; sul vecchio muro leggiamo un grande manifesto: “Antonio Gramsci-Garàmasson, l’oriundo arberesh. Il più grande pensatore universale del ‘900 dà onore e identità a tutta l’Arberia”.
Fa troppo caldo, ma ti puoi dissetare a una delle tre fresche fontane che incontri lungo il sentiero asfaltato. La Montagnola, con i suoi cerri e querce secolari, è un’oasi di tranquillo riposo. Lassù, sulla cresta che porta verso lo Sparviere e Alessandria, nel rifugio recentemente costruito, è iniziato il dibattito sulla ventesima edizione degli Itinerari gramsciani, dove si ricorda anche l’80° della morte dell’autore di “Lettere dal carcere”. In mattinata, al Comune è stata conferita la cittadinanza onoraria ad Antonio Gramsci junior, 52 anni, nipote del suo più noto omonimo (figlio di Giuliano secondogenito di Gramsci, ndr) . E’ un grande musicista ma ha scritto pure “Una famiglia rivoluzionaria “. Junior (nella foto) è arrivato dalla Russia; è un po’ stanco ed emozionato ma pieno di entusiasmo, quando dice a Mario Brunetti, accanito ideatore di questi Itinerari: “Grazie a tutti; ho approfondito la conoscenza di mio nonno leggendo le vostre ricerche storiche. Sono interessato alla Questione meridionale. Questo paesaggio di Plataci, dove sono nati i miei antenati (i nonni paterni di Antonio Gramsci, ndr) è veramente bello, grazie !”.
Dopo il saluto del sindaco Francesco Tursi, l’ex deputato Brunetti fa il coordinatore della discussione, per niente noiosa e prolissa. L’ex parlamentare della sinistra torna a parlare della questione meridionale irrisolta, ma i sindaci di questa zona, accerchiatati da furiosi incendi di boschi e masserie, sono andati a Roma, per il Terzo Mega lotto della Ss 106 jonica: si farà?
I professori antropologi Mario Bolognari e Franco Altimari hanno spiegato anche il pensiero di Gramsci sulle tradizioni popolari, strumentalizzate e controllate dalla classe egemone e dal fascismo. Su questi due intereventi, scriveremo a parte. Guido Pollice ha parlato anche dalla questione ambientale, ha spiegato perché si tace sull’inquinamento e sull’emergenza acqua: “la rete idrica nazionale non si rinnova dal 1930, e la questione meridionale non si risolverà mai”.
Pino Siclari ha concluso con una critica radicale: “Speriamo che riusciamo a superare questa crisi devastante, che non la vuole solo Trump, ma anche Berlusconi, Renzi, Salvini e Grillo. Gramsci è ancora attuale, perché ci insegna come fare l’analisi e come arrivare all’azione”. Il medico Leonardo Larocca stimola i giovani a rileggere Gramsci, come faceva il suo professore di greco e di latino. Gianni Mazzei parla del suo libro (Solo i rivoluzionari pretendono il carcere. Antonio Gramsci) e di quello di Brunetti (Antonio Gramsci: l’uomo e la favola-Rubbettino 2016 ). La giovane consigliera comunale platacese Lucia Telesfora Brunetti fa una conclusione che forse vale come appello per tutti gli altri giovani: “Per combattere l’indifferenza ci vogliono la cultura, il libro e la storia”.
Anche la dirigente scolastica di Villapiana/Plataci Maria Carmela Rugiano dice che “i ragazzi devono conoscere tutti i personaggi storici, anche la favola di Gramsci”. Giacinto Basile, consigliere di minoranza a Plataci, ha detto che “bisognava onorare soprattutto il fondatore del partito comunista”, ma Antonio Gramsci è stato esaurientemente onorato anche per la sua attualità.
Giuseppe Rizzo