Consultorio di Castrovillari. Manca il personale, situazione sempre più critica
E’ sempre più a rischio l’attività del Consultorio familiare di Castrovillari che, data la grave carenza di personale, non riesce a garantire neanche le prestazioni di I livello, soprattutto in ambito ginecologico, a coloro che si rivolgono alla struttura (perlopiù minorenni, adolescenti, donne-madri single, spesso straniere, giovani coppie in difficoltà). Vita breve, infatti, per la soluzione temporanea che prevedeva l’impiego di un medico a tempo parziale, poiché per ragioni di carattere personale, non potrà più garantire la sua presenza per le prossime mensilità. A ciò si aggiungono anche problemi di natura strumentale (l’ecografo temporaneamente fuori uso).
Ad alzare nuovamente la voce è il Comitato in difesa del Consultorio, anche questa volta appoggiato da diverse associazioni locali, partiti politici e sigle sindacali, dopo il sit-in dello scorso 8 marzo, al quale hanno partecipato studenti, istituzioni e cittadini. «A discapito delle pubbliche previsioni del servizio sanitario nazionale – dichiarano i membri del Comitato – quelli di ginecologia ed ostetricia sono ormai servizi ed “esclusività private”, con forti disagi, discriminazioni e disgregazioni all’interno di un distretto che conta 28 comuni e circa 125.000 abitanti».
Ma ciò che preoccupa non è solo l’assenza di un ginecologo, ma anche di un pediatra e di uno psicologo, dopo il pensionamento della dottoressa in servizio fino al mese di aprile e non ancora sostituita in maniera stabile e definitiva. Inoltre, le prestazioni di natura ostetrica sono ormai ridotte all’osso: «tra le tante, seriamente “compromesse” – denuncia il Comitato – risultano quelle legate alle gravidanze di natura patologica, alle quali si sta dando una limitata e temporanea prevalenza, a discapito di quelle di natura fisiologica».
Il territorio Esaro-Pollino esige, a gran voce, «tutela, nell’ottica di rivendicazione del diritto all’assistenza sanitaria di prima istanza e in difesa della unitaria rete delle cure primarie socio-sanitarie pubbliche territoriali, incardinate sinergicamente dall’Ospedale Spoke di Castrovillari». A tal riguardo, il Comitato in difesa del Consultorio sollecita «la ripresa del dialogo tra e con le istituzioni competenti ed invoca immediate e non più evasive risposte da parte del Presidente e del Commissario Straordinario Regionale, dell’A.S.P. competente, dei Dirigenti sanitari del Distretto e soprattutto da parte del Coordinamento Consultori di zona, al fine di una celere e possibile assegnazione delle professionalità preposte all’interno della struttura familiare».
Federica Grisolia