Trebisacce. Mundo e Bianchi si danno battaglia nel deserto della Sala Consiliare
Prima si danno la mano e si impegnano a mettere alle spalle l’astio e della campagna elettorale ed a collaborare per crescita collettiva della comunità e subito dopo ognuno torna a recitare la propria parte, a polemizzare in modo aspro su cose che ormai dovrebbero appartenere al passato ed a votare in modo decisamente contrastante. Volume alto e tono accesi, insomma, nonostante la presenza di tante figure femminili, ma i “monelli” della situazione sono stati ancora una volta “i maschietti”. E’ quanto è successo nel secondo consiglio comunale (al primo la Minoranza non ha partecipato per protesta) nel corso del quale il civico consesso ha approvato, con il voto favorevole dei 9 consiglieri di Maggioranza e l’astensione dei 4 dell’Opposizione, tutti punti all’o.d.g.: -approvazione del Conto Patrimoniale ed Economico del 2016; -salvaguardia degli equilibri di Bilancio e assestamento del Bilancio di previsione ‘16/’18 e, infine, –approvazione del D.U.P. (documento unico di programmazione).
Si tratta di quattro adempimenti tecnici che ruotano attorno ai conti economici del Comune che andavano approvati entro il 31 luglio 2017 e che, tutti illustrati dal sindaco Franco Mundo che in realtà è stato l’unico a prendere la parola per conto della Maggioranza insieme al presidente del consiglio comunale Maria Francesca Aloise sono stati approvati dalla sola Maggioranza. Aprendo i lavori in un’aula consiliare pressoché deserta il primo cittadino ha rivolto un saluto augurale a tutti i consiglieri e in particolare alla tante donne presenti, auspicando collaborazione e spirito propositivo da parte della Minoranza. Cosa che hanno assicurato, facendo intravedere il superamento delle polemiche, sia il capogruppo Mariano Bianchi che si è detto pronto a battagliare su questioni importanti come l’Ospedale, sia il suo braccio destro Antonio Cerchiara che, prendendo atto dell’esito del voto, con una sottile stilettata, ha invitato la Maggioranza ad amministrare per conto di “tutti” e di tradurre in progetti le “promesse” elettorali.
«I cittadini conoscono bene il nostro programma – ha replicato subito il sindaco Mundo – perché lo abbiamo loro esaurientemente illustrato e sanno bene che non si tratta di promesse mirabolanti ma di progetti da tradurre in servizi di qualità e in opere pubbliche». Ma il dibattito si è subito acceso quando si è trattato dello “stato patrimoniale” del Comune, costituito da beni mobili e immobili. A questo punto Mariano Bianchi, l’ex competitor di Mundo, ha tenuto a sottolineare i meriti del suo esecutivo nell’aver realizzato una serie di opere, elencate una a una, tra cui il merito di aver ottenuto i 2milioni di euro del Lungomare.
E’ su questo argomento, in particolare, che Bianchi ha alzato i toni e battagliato: «Abbiamo contratto debiti, come del resto fa chiunque amministra una comunità – ha sostenuto con toni accesi l’architetto Bianchi – ma abbiamo realizzato una serie di opere e ottenuto il finanziamento del Lungomare. Lo si dica ai cittadini, invece di raccontare frottole». Alla veemente foga di Bianchi ha replicato, con toni meno aspri ed esibendo le carte, il sindaco Mundo non prima di aver ringraziato il ragioniere Altieri per la solerzia nel predisporre i documenti contabili: «Siamo partiti col piede giusto – ha concluso l’avvocato Mundo – dettosi pronto ad un confronto pubblico – ed è a quello spirito che dobbiamo ancorarci per dare il buon esempio e favorire la crescita sociale e culturale della città».
Pino La Rocca