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Amendolara. “Fiori di Mandorlo” al castello. TUTTE LE FOTO

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Uno spaccato di quell’Amendolara che fu nei versi di Francesco e Rocco Silvestri: muratore il padre, morto nel 1959; maestro e direttore di scuola il figlio, morto nel 2014. Il Castello ha ospitato la presentazione del libro “Fiori di Mandorlo – Amendolara nei versi di due generazioni” , una raccolta postuma dei due “cantori” voluta dal figlio di Rocco, Francesco Silvestri.

Hanno partecipato, moderati dal direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera: Tonino Gerundino (storico locale) che ha curato l’introduzione biografica dell’opera; il sindaco Antonello Ciminelli; gli ex dirigenti scolastici, Nicola Santagada e Tullio Masneri; il professor Vincenzo Filardi; don Franco Gimigliano e il già docente Unical, Giuseppe Trebisacce. Tra gli interventi, spazio alle letture di alcune poesie, diverse in dialetto. La serata, organizzata dall’associazione “Centro Storico Amendolara”, in collaborazione con il Comune è stata accompagnata dalle note dell’ensemble di chitarre “I Musici”.

“I due poeti hanno saputo essere immediati e spontanei, sfruttando il dialetto che è la nostra lingua madre (Santagada);
“Francesco è stato come un giullare. Con i suoi occhi ha raccontato la quotidianità del suo paese: le cose che andavano bene e quelle che andavano male” (Masneri);
“Il dialetto negli ultimi anni, grazie anche alla valorizzazione di questi scritti, è stato rivalutato. Nel dialetto si conserva la storia di una comunità” (Filardi);
“Quella di stasera è un’operazione di recupero culturale che serve a rafforzare il senso di appartenenza e identità. La Scuola e il Comune hanno il dovere di salvare dall’oblìo documenti come questi” (Trebisacce).

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