Criticità nel settore dell’igiene urbana e prolungata crisi idrica a Trebisacce: se n’è discusso nel corso del consiglio comunale “straordinario” (nella foto) convocato su richiesta della Minoranza anche a seguito di una petizione popolare che, in particolare, aveva come oggetto la perdurante crisi idrica. Crisi idrica che, a causa della prolungata siccità, sta tuttora mettendo a dura prova la popolazione locale, in particolare quella dei quartieri “più alti” e quella della frazione Rovitti. Per la verità il Comune, per alleviare il disagio, sin dal mese di luglio ha adottato un servizio di rifornimento a domicilio mediante autobotti, ma è chiaro che bisognerà adoperarsi in tempi non sospetti per aumentare la dotazione idrica e per correggere i difetti strutturali della rete idrica.
Su argomenti così importanti, che hanno messo a dura prova l’immagine della cittadina jonica, la Minoranza, parlando per bocca del capogruppo Mariano Bianchi e del consigliere Antonio Cerchiara, pur facendosi portavoce delle proteste di molti cittadini, non ha inteso fare speculazione politica ma, attraverso un atteggiamento pacato e propositivo, ha cercato di sapere che cosa l’esecutivo sta facendo e suggerito anche qualche soluzione sia al problema della crisi idrica che dell’igiene urbana. «Ai tanti turisti presenti – hanno sostenuto all’unisono Bianchi e Cerchiara suggerendo che per risolvere la crisi idrica ci vogliono interventi strutturali e rimproverando l’esecutivo di aver cambiato la società di gestione dei rifiuti in piena estate – non abbiamo certo presentato una bella immagine della città».
Sulla questione idrica, ai due della Minoranza ha risposto prima, e con dovizia di dati tecnici, l’assessore Filippo Castrovillari che conosce a menadito vizi e virtù dell’acquedotto comunale e subito dopo il sindaco Franco Mundo che, oltre ad elencare gli sforzi sostenuti per alleviare il disagio alle famiglie, ha rivelato i passi compiuti per potenziare le risorse idriche comunali. «Trebisacce – ha dichiarato l’assessore Castrovillari chiamando in causa la perdurante siccità, riconoscendo che sono urgenti una serie di correzioni alla rete idrica comunale e suggerendo di posizionare le autoclavi ai piani bassi – è uno dei comuni più virtuosi, avendo pagato alla Sorical tutti i debiti arretrati ed essendo in piena regola con il pagamento corrente dell’acqua». «Siamo abituati a stare tra la gente – ha dichiarato da parte sua il sindaco Franco Mundo – e siamo perciò consapevoli dei disagi avvertiti durante l’estate scorsa sia per la carenza idrica dovuta all’eccezionale siccità che per la questione-rifiuti dovuta all’imprevisto e improvviso cambio della società che gestisce il servizio. Abbiamo perciò sollecitato la comprensione dei cittadini ma non potevamo certo, – ha aggiunto – anche per l’impedimento della legge essendo in regime di proroga, accettare il ricatto della società precedente che ha chiesto un sostanzioso aumento dell’investimento, ma siamo sicuri che piano piano la situazione si normalizzerà». Ha quindi elencato quello che si sta facendo per aumentare le risorse idriche riferendo che si sta scavando un ulteriore pozzo nella zona di Marzuco e che, nel frattempo, è stato presentato alla Regione un grosso progetto che ambisce ai finanziamenti previsti dal “PQR Idrico” della Regione Calabria per rifare la condotta principale dell’acquedotto comunale “Giordomenico” e per rifunzionalizzare la galleria filtrante che nel corso degli anni ha subito una serie di danneggiamenti che ne hanno ridotto sensibilmente la portata.
Pino La Rocca