Trebisacce. Quel Consiglio Comunale che fa discutere. Critiche dalla stessa maggioranza
Convocare il consiglio comunale di mattina, e per di più in un giorno feriale, mette in difficoltà i consiglieri comunali che lavorano e, soprattutto, non agevola la partecipazione dei cittadini. Lo ha sostenuto in una lettera inviata al presidente del consiglio comunale Maria Francesca Aloise perché ne desse lettura in consiglio e inoltre al sindaco ed al segretario comunale il consigliere di Maggioranza Andrea Petta, Funzionario dell’Ufficio delle Entrate il quale, per ragioni lavorative, non ha potuto partecipare ai lavori dell’ultimo consiglio comunale.
Il presidente Aloise in realtà ha dato notizia delle motivazioni dell’assenza dell’ex vice-sindaco Petta, ma non ha letto la lettera dello stesso, la qual cosa ha suscitato un pò di risentimento nell’interessato. Nella sua lettera il consigliere Andrea Petta, dopo aver riportato i passi della normativa che regolano gli speciali permessi per chi svolge compiti istituzionali, ha colto l’occasione per ribadire che lo svolgimento delle sedute consiliari in orario mattutino, specie se non si tratta di adempimenti urgenti, appare in ogni caso inopportuno in quanto costringe i componenti dell’assise ad assentarsi dal luogo di lavoro.
«Ma, al di là del personale impedimento alla partecipazione all’odierna seduta consiliare, ciò che mi tocca porre in evidenza – ha aggiunto Petta – è che la convocazione del consesso alle 11,00 limita di fatto, per ovvie ragioni, la partecipazione democratica dei cittadini alla vita amministrativa». Cosa che, secondo l’esponente del PD, non succede quando il consiglio viene convocato nel tardo pomeriggio. Oltretutto, secondo quanto ha evidenziato nella sua lettera lo stesso Petta, si trattava di argomenti (crisi idrica e igiene urbana) di grande interesse civico e quindi meritevoli della presenza massiccia dei cittadini. «Le chiedo, altresì, – ha concluso il consigliere Andrea Petta rivolto al presidente del consiglio – di concordare la data e l’orario dei prossimi consigli comunali nelle idonee sedi istituzionali, sia con i rappresentanti della Maggioranza che con quelli della Minoranza, in un’ottica di collaborazione politico-istituzionale sicuramente funzionale alla crescita civile e democratica della città».
Pino La Rocca