Ha il volto del tempo la settima edizione del “Calàbbria Teatro Festival”. Anzi, quattro volti. Quello di una bambina che diventa adulta, attraversando le fasi di un tempo segnato sul viso, con lo sguardo rivolto ad un unico obiettivo. Ed è proprio questo il tema messo a fuoco dall’evento in programma a Castrovillari dall’8 al 15 ottobre, organizzato dall’associazione culturale “Khoreia 2000”, sotto la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli. Tre le location – Teatro “Vittoria”, Protoconvento francescano e Castello aragonese – in cui si terranno spettacoli, laboratori, corti teatrali, presentazione di libri, incontri culturali, mostre, installazioni artistiche, percorsi enogastronomici e il premio “Frontiere aperte”.
Eventi che coinvolgeranno tutti, dai più grandi ai più piccoli, proprio come le generazioni segnate sull’immagine del manifesto (interpretate da Francesca Stancati, Laura Greco, Elisabetta Francomano e Maria Battipede) e che caratterizzano questa edizione del Festival, ogni anno pronto ad affrontare tematiche sociali. Il tempo scandito dalle lancette di un orologio, il tempo che corre nella frenesia della quotidianità, che passa e fa crescere. Ma anche il tempo dei pensieri. Quello in cui bisogna fermarsi, dialogare e confrontarsi. Proprio ciò che si pone come obiettivo la manifestazione culturale, con le sue diverse iniziative. Un tempo che, nel volto di questo “Calàbbria Teatro Festival”, è donna. Perché, spesso, sono proprio le donne che devono gestirlo al meglio, da mogli, madri e lavoratrici.
Sono quattro i volti dell’evento, ormai appuntamento fisso dell’autunno castrovillarese. In un’unica direzione: il tempo che scorre ma si ferma a riflettere.
Federica Grisolia