C’è anche Morano tra i ventuno paesi per i quali l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Calabria ha dichiarato ammissibile la proposta di legge di iniziativa popolare con oggetto: “Norme in materia di rivitalizzazione dei centri storici calabresi nonché in materia ambientale”, elaborata dal Gruppo di Associazioni “Prima che tutto crolli”. Inizia, così, l’iter legislativo di un progetto che potrebbe realmente porre un argine allo spopolamento dei piccoli borghi e favorirne la valorizzazione.
«E’ un primo passo importante – dichiara il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo. Apprezziamo, condividiamo e sosteniamo le finalità della proposta che tende nello specifico a favorire politiche virtuose mediante la consapevolezza e la riconsiderazione delle radici e delle identità dei comuni, tenendo però conto delle singole peculiarità di natura geografica, storica, antropologica, etnica e linguistica».
La notizia si intreccia inevitabilmente con un altro provvedimento nazionale, cosiddetto “Salva borghi”, appena divenuto legge dello Stato, che istituisce un fondo di cento milioni di euro per i 5591 borghi italiani con popolazione inferiore a cinquemila abitanti (69,9% dei Comuni italiani; 54% del territorio nazionale, 11 milioni di persone). Per quanto attiene alla proposta calabrese, invece, la procedura prevede ora che sia comunicata al Consiglio regionale nella prima seduta utile, che venga assegnata a una Commissione consiliare, che si verifichi la possibilità di unificare eventuali altri disegni simili.
Redazione