La riapertura dell’Ospedale torna nelle mani della Magistratura Ordinaria. Fallito infatti, almeno finora, il tentativo della riapertura del “Chidichimo” attraverso la concertazione politica, gli amministratori in carica, consapevoli che la salute dei cittadini viene prima di ogni altra cosa e forti del giudicato del Consiglio di Stato che da oltre due anni ha sentenziato la riapertura dell’Ospedale, sono tornati all’attacco e, con il patrocinio dell’avv. Giuseppe Mormandi, hanno chiesto alla Suprema Corte il rispetto della Sentenza attraverso il “giudizio di ottemperanza” che, in presenza di una acclarata “inerzia” delle Istituzioni preposte (Commissario, Regione, Ministeri e Asp) prevede la nomina di un Commissario ad Acta per l’esecuzione del “giudicato”.
Per la cronaca va precisato che, secondo la normativa vigente e secondo quanto già avvenuto per l’Ospedale di Praia a Mare, il Commissario ad Acta appositamente nominato dalla Magistratura si sostituisce giuridicamente al Commissario Scura, con il potere quindi di emettere formalmente tutti i Decreti attuativi che diano corso alla Sentenza. La palla ritorna dunque nelle mani dei giudici togati, incaricati di sostituirsi ad una politica e ad un management che balbettano, che non decidono e che rinunciano, scientemente, al proprio compito di tutelare i diritti dei cittadini, senza generare ogni volta… figli e figliastri.
Pino La Rocca