“La rinascita di Mormanno”. Si ricorda con un incontro presso il cineteatro, alle ore 18, il terremoto che, il 26 ottobre di cinque anni fa, colpì l’intera area del Pollino. L’evento, che si terrà proprio lo stesso giorno in cui avvenne la scossa di magnitudo 5 (con epicentro proprio Mormanno), data ormai simbolo di quella fase di emergenza, è organizzato dall’Amministrazione comunale. Insieme a Rafaela Giraldi e Carlo Tansi della Protezione Civile della Regione Calabria, Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, l’appuntamento non vuole essere solo un momento di ricordo ma il punto di ripartenza per la comunità che, dopo un lungo percorso, vede l’orizzonte della decisiva e più importante fase di sviluppo.

Furono quasi 19 milioni i danni complessivi registrati ed oggi la parte più cospicua del finanziamento assegnato per la ricostruzione dal dipartimento nazionale di Protezione Civile sta per arrivare nella casse comunali. Intanto, i numeri parlano di 31 edifici rimessi in utilizzo dei 72 dichiarati inagibili cinque anni fa, e di € 2.652.113,18 spesi finora. Per la ripresa del paese si punta soprattutto sull’indotto turistico e sulla crescita dell’agroalimentare di qualità, legato ai due prodotti tipici, il bocconotto e la lenticchia.

Nel corso della manifestazione verrà, dunque, sottoscritto il protocollo d’intesa che permetterà alla Regione Calabria di attribuire le somme (oltre 15 milioni di euro) al comune di Mormanno per rendere operativi i cantieri della fase due della ricostruzione.

«Con questi fondi – spiega il sindaco, Giuseppe Regina – vogliamo partire con la rimessa a nuovo del centro storico, fiore all’occhiello e cuore pulsante della nostra comunità, centro nevralgico del vivere quotidiano. Partiremo da lì per ridare slancio e vitalità alla nostra gente, per dare il segnale visibile che le case ritorneranno ad essere abitate come un tempo e che Mormanno e la sua popolazione sanno essere più forti degli eventi sismici che l’hanno riguardata e sconvolta».

Federica Grisolia