“Canna non deve morire”: è con questo slogan che parte la campagna elettorale per le Amministrative della prossima primavera ed a lanciarlo, seppure a distanza di tempo e di spazio, è Antonio Turchitto, già capogruppo consiliare di Minoranza che, pur vivendo per motivi professionali fuori dall’antico borgo dell’Alto Jonio agita le acqua e cerca di sollecitare le forze politiche affinchè si impegnino fin da ora a realizzare progetto programmatico serio di recupero e di sviluppo del paese. E lo fa rivolgendo a se stesso e alle forze politiche locali una serie di domande: «Cosa è stato realizzato per far crescere economicamente e socialmente la comunità cannese e la nostra identità locale (cultura, civiltà del territorio, risorse, storia…)? Cosa resta da “Napulicchj’”, da “Cannarella nost’r’”? Cosa resta della bella e famosa “funten’ d’ na vot’”? Perché Piazza Mercato, “a chiazz’du murchet”, che per ampiezza era una delle piazze più grandi di tutto il comprensorio, non è stata rivalorizzata e risistemata com’era nel suo antico splendore urbanistico ed architettonico? Quali sono stati “gli obiettivi identitari” realizzati a Canna? A cosa è servito (in termini economici e occupazionali) l’acquisto e la ristrutturazione dell’antico “Palazzo Ielpo”? E’ stato creato un turismo coordinato, integrato e competitivo con altre realtà? Sono stati riqualificati gli angoli e le vie più suggestive del paese? Accanto al “recupero” strutturale degli edifici, è stato mai avviato un “progetto cromatico”, come strumento per la comprensione e la valorizzazione delle caratteristiche architettoniche e tipologiche del patrimonio edilizio di Canna? Quali bellezze paesaggistiche ed architettonico – urbane sono state conservate e valorizzate? Il nostro centro storico è più simile ad un agglomerato cementizio o ad un centro tardo medioevale ? Canna è stata dotata di strumenti urbanistici adeguati ad un’efficace azione di pianificazione e gestione del territorio, favorendo le trasformazioni di cui la comunità necessita? Perché non è stato recuperato e completato il “centro per l’assistenza anziani”? Cosa è stato progettato per favorire la socializzazione, l’impegno culturale e l’aggregazione giovanile, lo sport e il tempo libero dei giovani? Cosa è stato fatto per gli anziani e per l’assistenza di cui necessitano?».
Pino La Rocca