Fin da bambino aveva sognato di correre la Maratona di New York e ora Salvatore Ramundo, 32 anni, originario di Cerchiara di Calabria, può finalmente dire di avercela fatta. L’atleta calabrese, che ora vive e svolge la sua professione di carabiniere in provincia di Como, era infatti tra i tremila italiani sulla linea di partenza, il secondo gruppo più numeroso dopo gli americani. Circa cinquantatremila, invece, i concorrenti che ieri (domenica 5 novembre) hanno percorso i 42 km attraverso i cinque distretti di New York, circondati da un pubblico di 2,5 milioni di spettatori. «E’ stata un’esperienza bellissima – ha dichiarato Salvatore. Ho sentito il calore di tanti italo-americani che mi hanno incitato al grido di “Calabria” e, addirittura, “Cerchiara”».
A tagliare il traguardo, il keniano Kamworor, due volte campione del mondo nella mezza maratona, segnando un tempo di 2 ore 10 minuti e 53 secondi. Nella competizione femminile successo dell’americana Shalane Flanagan – che ha coperto la distanza di 42,195 km in 2 ore 26 minuti 53 secondi – in una Big Apple blindata dopo il recente attentato.
Federica Grisolia