Trebisacce, pomeriggio infuocato. Divampano le fiamme e infuriano le polemiche
Si alza il vento e, come per incanto, scoppiano, forse non per caso, gli incendi boschivi che per tutta la giornata di oggi (mercoledì), nonostante il prodigarsi via terra di uomini e mezzi, complice appunto il vento di tramontana, hanno devastato diversi angoli di verde proprio in prossimità del centro abitato di Trebisacce, distruggendo vari ettari di vegetazione, soprattutto ulivi, e minacciando molto da vicino le abitazioni circostanti. Tre in tutto i focolai dell’incendio, la qual cosa fa pensare alla mano dei soliti piromani: il primo nei pressi dello svincolo per il centro storico, il secondo sopra il quartiere “104”, presso Piano del Tuvolo appena riqualificato grazie ad un intervento del Comune di concerto con il Consorzio di Bonifica ed il terzo focolaio sul pianoro appena sovrastante, al confine tra i comuni di Trebisacce e di Albidona. Tre incendi che hanno tenuto impegnati per tutta la giornata gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco Volontari, i volontari della Protezione Civile, tutti di Trebisacce, e le squadre anti-incendio del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio. Anche questa volta, come era già avvenuto qualche giorno addietro a Villapiana, viene chiamata in causa la latitanza dei mezzi aerei, che a Villapiana sono arrivati con 4 ore di ritardo, mentre a Trebisacce non sono arrivati affatto. Eppure, dicono i proprietari dei terreni e delle case minacciate da vicino dal fuoco, essendo le zone interessate a poca distanza dal mare, con pochissimi voli e pochi getti di acqua, avrebbero potuto spegnere sul nascere gli incendi, che invece sono andati avanti per quasi tutta la giornata e distrutto quel poco che resta del patrimonio boschivo dell’Alto Jonio. In realtà, da quanto è dato sapere, pare che i Canadair non si alzino perché la Regione non ha ancora firmato la Convenzione con il CFS e la Protezione Civile, la qual cosa fa piacere solo ai piromani in quanto agevola la lro mania distruttiva.
Pino La Rocca
e’ una vergogna!!!! mi spiace tantissimo!!!