Rossano, con il Fai alla scoperta dell’antico organo in Cattedrale

Si trova nella cattedrale di Rossano uno dei più antichi organi della Calabria, databile probabilmente tra il 1619 e il 1624. Ricco e completo, costituisce uno dei migliori esempi di quella tipologia estetica, fonica e strutturale elaborata negli ultimi decenni del XV secolo dagli organari toscani e pervenuta a Napoli attraverso l’opera di Lorenzo Da Prato. È in questa cornice, dedicata alla fruizione del patrimonio storico e culturale della Città del Codex, impreziosito dalle ricerche e dalle informazioni condivise da Maria Paola Borsetta, docente del Conservatorio di musica Torrefranca di Vibo Valentia e da Vincenzo La Vena, musicologo e organologo, che si è svolto domenica 17 l’evento promosso dal Gruppo Fai di Rossano, coordinato da Giancamillo Gurgo di Castelmenardo. I tesserati hanno avuto la possibilità di accedere alla cantoria della Cattedrale, ammirando da vicino l’antico organo e fruendo di una vista unica, dall’alto, della navata centrale proiettata verso l’altare maggiore.
Ad aprire la serata – allietata dal concerto “Il virtuosismo barocco” dell’Ensemble Vivaldi – è stato don Pietro Madeo, parroco della Cattedrale che ha richiamato l’attenzione sulla «necessità di interventi urgenti di cui necessita, ad esempio, la facciata della chiesa, perché senza riqualificazione non può esserci fruizione e promozione».
Apprezzamenti per le finalità culturali ed il metodo portati avanti dal Fai e dal Gruppo di Rossano sono stati espressi da mons. Giuseppe Satriano, che ha sottolineato «l’importanza di continuare a mettere in campo iniziative analoghe, finalizzate a rivitalizzare il centro storico, coinvolgendo di più la popolazione».
Federica Grisolia