Rossano, successo per “Piazze della musica”; poco pubblico per “La partita del cuore”.
A Rossano vince la riscoperta delle tradizioni popolari, perde invece la solidarietà. La vita della cittadina della Sibaritide è stata caratterizzata da una serie di avvenimenti nello scorso weekend, che hanno suscitato opposte reazioni. Una presenza importante di residenti e di turisti ha contraddistinto l’evento “Piazze della musica”, realizzato nella serata di domenica 22 luglio nel centro storico di Rossano. La manifestazione, che puntava a mettere in primo piano i gusti della cucina tipica rossanese e le note della tradizione popolare, ha riscosso un certo indice di gradimento, anche per l’apertura straordinaria della torre dell’orologio di piazza Steri (al fine di ammirare il panorama di Rossano dall’alto del campanile) e del Palazzo De Rosis, con la possibilità di ammirare le stanze museali.
Soddisfatto per il buon esito dell’iniziativa Guglielmo Caputo, assessore al turismo del comune di Rossano. «Il riuscitissimo evento “Piazze delle musica” – ha riferito l’assessore – è la dimostrazione eloquente che il complessivo patrimonio identitario, custodito nel centro storico, se valorizzato, promosso e fatto fruire, può trasformarsi nel più efficace motore turistico di Rossano nel suo complesso».
Meno consensi ha ricevuto, invece, la “Partita del cuore” disputata sabato 21 luglio presso lo stadio Stefano Rizzo di Rossano. Il match benefico, che vedeva di fronte l’Audace Rossanese (squadra locale neopromossa nel campionato di Promozione calabrese) e la nazionale italiana “Amici” (composta dai ragazzi provenienti dal noto talent show di Maria De Filippi), ha registrato poche presenze sugli spalti, nonostante l’impegno profuso, nelle settimane precedenti l’avvenimento, dalla cooperativa sociale “i figli della luna” che ha organizzato l’iniziativa.
«Un evento con obiettivi importanti come quelli che si erano prefissati di raggiungere “I figli della luna e lo staff del centro socio-ricreativo “Il sorriso” – hanno dichiarato gli organizzatori – non meritava di essere sottovalutato così come, purtroppo, è stato. Serve sicuramente maggiore sensibilità verso chi opera quotidianamente nel sociale a servizio dei ragazzi diversamente abili».
Pasqualino Bruno