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Amendolara. Un’assemblea popolare da circa 7 milioni di euro

Amendolara. Un’assemblea popolare da circa 7 milioni di euro
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Come spesso accade durante le assemblee popolari, dopo i temi in programma, il sindaco Antonello Ciminelli ama disquisire a 360 gradi sull’operato dell’Amministrazione Comunale di Amendolara. Anche se la partecipazione si conferma sempre minima, bisogna comunque dare atto al primo cittadino di rispettare l’impegno preso in campagna elettorale, convocando periodicamente assemblee popolari per mettere al corrente i cittadini sulla gestione della cosa pubblica. I temi in programma ieri sera (giovedì) sono stati due, entrambi in materia di buone pratiche. La prima inerente il risparmio idrico in vista di una stagione estiva che potrebbe rivelarsi ancora una volta ad un alto tasso di criticità e la seconda in merito ad una corretta gestione dei cani da parte dei padroni e quindi in un’ottica di ridimensionamento del fenomeno randagismo che comunque ad Amendolara non assume certo caratteristiche, al momento, preoccupanti.

Per entrambe le tematiche, il sindaco Ciminelli, al tavolo in compagnia del vice sindaco Pasquale Aprile e dell’assessore Prospero Scigliano, ha invitato la cittadinanza alla collaborazione per un ritorno di servizi e civiltà verso sè stessa, e non certo per un favore all’Amministrazione Comunale. A breve sarà allacciato il nuovo pozzo comunale realizzato alla Marina che dovrebbe garantire maggiore tranquillità nel periodo estivo, ma tutto potrebbe essere vanificato se si continua a perpetrare la pratica degli allacci abusivi e dei prelievi forzati così come lo sperpero dell’acqua potabile da parte di alcune famiglie. Intanto il Comune ha intercettato un finanziamento di circa un milione di euro per sistemare in maniera adeguata la rete fognaria, compresi alcuni importanti interventi in contrada Colfari (al confine con Roseto) e all’Equador Cottage (lato Trebisacce). Per quanto riguarda invece la questione cani, questa rischia di diventare un problema per le casse comunali che potrebbero dover sborsare anche 20/30 mila euro all’anno per mantenere gli animali randagi e quindi accalappiati presso il canile zonale di Villapiana. Quindi è al vaglio una soluzione. Inoltre il sindaco ha ribadito come anche ad Amendolara è giusto che si rispetti il regolamento per la gestione dei cani, soprattutto evitando di lasciare i loro bisogni nelle villette e nelle piazze pubbliche, danneggiando così l’immagine del paese. Pertanto è necessario, per chi porta a passeggio il cane, munirsi di sacchetto e paletta per intervenire nell’eventuale evenienza fisiologica dell’animale. L’invito del sindaco, che è comunque il responsabile del benessere degli animali sul territorio, è inoltre quello di non abbandonare i cani in giro per il paese per evitare che possano arrecare danni alle persone, soprattutto anziani e bambini. Tra amare gli animali e avere una cultura nella gestione di essi ce ne passa. E mai come in questo caso la prevenzione potrebbe essere un valido aiuto per arginare il fenomeno del randagismo. Qualcuno propone anche la possibilità di realizzare un canile territoriale ad Amendolara, vista l’ampia disponibilità di terreni a disposizione. Magari realizzando una cooperativa che possa dare lavoro a qualche giovane.

Dopo aver illustrato i temi in agenda per l’assemblea popolare, il sindaco ha ricordato ai presenti alcune opere già finanziate che nei prossimi mesi saranno appaltate e quindi cantierizzate. Una su tutte la bonifica del torrente Valloncello che vede la sua foce (nella foto qui sopra) sul lungomare vecchio (di fianco all’ex locale estivo “Snack bar”) e che risale sino alla prime case di Amendolara Paese. Un finanziamento di oltre tre milioni di euro («Il più alto della storia del nostro comune dopo quello del parco fotovoltaico – nel primo mandato Ciminelli, ndc – ricorda il sindaco) erogato dal Ministero delle Politiche Agricole e che ha visto la progettazione da parte di tecnici locali in collaborazione con il Consorzio di Bonifica di Trebisacce. Un progetto ancora tutto da scoprire ma che, tra le altre cose, potrebbe portare ad un suggestivo percorso ciclabile e pedonale. Finanziamenti anche per rendere operativo il Centro Velico, mai entrato in funzione e oggi abbandonato tra le erbacce, nei presi della Torre Spaccata e per la piazza Giovanni XXIII pronta a rifarsi il look. Così come è previsto il rifacimento dei marciapiedi di Amendolara Marina. Ma le due opere importanti che il sindaco promette di completare in vista della stagione estiva sono l’ammodernamento del lungomare vecchio (foto in copertina), con un finanziamento di circa 250 mila euro, e il ripascimento costiero sotto i lidi (foto inizio articolo), da realizzarsi con circa 800 mila euro. Con questo intervento – monitorato dal presidente del Consiglio Comunale e delegato al turismo, Angelo Soldato e dallo stesso assessore Prospero Scigliano –  verrà alla luce un importante tratto di spiaggia a disposizione dei bagnanti che si trasformerà in una boccata di ossigeno per i locali che potranno così, eventualmente, attrezzarsi per soddisfare le esigenze dei turisti anche nella prima parte della giornata e non soltanto in serata. Amendolara si prepara a diventare un cantiere aperto dunque (senza contare altri circa  3 milioni di euro per le opere compensative previste dalla nuova Ss 106). Dopo più di un anno e mezzo dall’inizio del “Ciminelli bis” l’Amministrazione Comunale ha raggranellato circa 7 milioni di euro di finanziamenti. Il sindaco Ciminelli ha concluso con un appello, rivolgendosi ai cittadini, ai giovani e ai meno giovani con competenze, voglia di fare e amore per il proprio paese. «C’è bisogno della collaborazione di tutti per concretizzare in maniera professionale quanto abbiamo ottenuto e tutto quanto decideremo ancora di fare. Il Comune deve essere un laboratorio di idee. Pensiamo anche alla possibilità di costituire una Pro Loco».

Vincenzo La Camera

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GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
6 anni fa

Le assemblee popolari ad Amendolara sono state sempre boicottate da una parte della Sinistra. Quella stessa parte politica che alle ultime elezioni ,anche da queste parti,ha subito una perdita di consenso.Questa minima partecipazione trae origine lontano nel tempo e conferma la spaccatura della società Amendolarese,peraltro alimentata da individui che su questo stato di fatto hanno instaurato,per così dire,la loro condotta e prodotto la loro fortuna politica.Chi ha vissuto e vive in questo paese conosce i fatti che la storia sono convinto confermerà.La politica o meglio questo modo di fare politica ha invaso tutti i luoghi di Amendolara sconfinando nella vita del singolo cittadino e producendo inevitabile aberrazioni del quotidiano vivere.Mi auguro che un giorno Amendolara possa tornare ad essere il paesello sorridente di qualche decennio fa.Dobbiamo aspettare ,però,che un’intera generazione passi.