Plataci, nel ricordo di Antonio Gramsci tra cultura arbëresh e “questione meridionale”
Sabato 21 luglio si è svolta, nella suggestiva sede del vecchio municipio del Comune di Plataci, la prima fase della XV edizione degli “Itinerari Gramsciani” anno 2012. La seconda fase si svolgerà a Tirana il 28 luglio. Tema dell’iniziativa, il ruolo degli arbëresh nel risorgimento italiano e albanese. Si sono succeduti gli interventi del prof. Siclari (Non si comprende nulla senza una lettura della storia politica dei Balcani), del prof. Xhufi (Le ragioni storiche del passato, ci fanno capire l’oggi), del prof. Mandalà che ha stimolato un appassionante punto di vista dialettico con il prof. Xhufi, del prof .La Luna(De Rada e i due Risorgimenti), dell’arch. Pangaro del Meme e del prof. Mazzei docente e critico d’arte (La lezione pittorica di Maria Brunetti e il premio Mediterraneo di pittura, nuovo linguaggio di comunicazione per leggere il Mediterraneo assieme ad altri popoli). Tutti sono stati concordi sul fondamentale ruolo svolto dagli arbëresh nel porre all’attenzione dell’Europa il problema della indipendenza di una piccola nazione quale quella albanese, contesa, allo sfaldarsi dell’impero ottomano, tra i greci e gli slavi. Come nelle passate edizioni, il convegno ha fornito l’occasione per mantenere aperto il dibattito sulla “Questione Meridionale”. A suggellare il gemellaggio tra il Comune di Plataci e la città di Gramsh (Albania), sito di provenienza degli immigrati albanesi insediatosi a Plataci nel XIV secolo dopo la morte di Scanderbeg, era presente una delegazione composta dal sindaco della città di Gramsh Dritan Bici, dal Presidente del Consiglio della stessa città, dottor Pëlumb. I due erano accompagnati dal prof. Isa Basha che ha collaborato nella ricerca condotta dal MeMe e che ha portato alla “scoperta” della provenienza dei platacesi da Gramsh.
A conclusione della giornata ha avuto luogo l’esibizione musicale di Antonio Gramsci Junior, grande musicista russo e nipote diretto del grande intellettuale e uomo politico del 900 perseguitato dal regime fascista. Gramsci si è esibito suonando strumenti in uso nel medioevo nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.In onore dell’illustre ospite, la cantante Anna Straticò ha interpretato le migliori canzoni della tradizione arbëresh.
All’esibizione canora e musicale ha fornito un fondamentale supporto il percussionista Checco Pallone. Grande emozione ha suscitato tra i presenti la lettura, in italiano e in albanese, di alcune lettere dal carcere di Gramsci dirette alla madre e ai figli. Come previsto, prima della manifestazione canora, ha avuto luogo anche la valutazione e premiazione del concorso di pittura, e le opere valutate tra i primi classificati sono state donate al sindaco di Gramsh e al musicista Antonio Gramsci.
Caterina Dramisino