Stufe, da quello che si apprende, se aumentate di numero o di potenza rischiano di far saltare la corrente elettrica con conseguente disagio per l’amministrazione della scuola costantemente al lavoro con l’ausilio di computer e internet.
C’è da dire comunque che i bambini della Scuola Primaria godono attualmente di una sistemazione provvisoria in attesa che il plesso principale venga riconsegnato alle attività al termine dei lavori di ristrutturazione, ma comunque «ci si trova di fronte – si legge nella nota Cgil – ad una carente programmazione degli interventi manutentivi che dovrebbero essere effettuati in maniera preventiva nei periodi in cui l’attività didattica resta ferma o, almeno, in maniera tale da prevederne la conclusione prima che i lavori stessi creino i disagi».
Il primo sindacato in Italia per numero di iscritti chiede dunque, per bocca del suo segretario comprensoriale Giuseppe Guido, al sindaco di Trebisacce Mariano Bianchi, di intervenire «per risolvere nell’immediato un problema non più tollerabile soprattutto in un periodo di freddo intenso come quello attuale. Adoperandosi quindi anche per una rapida conclusione dei lavori di ristrutturazione del plesso scolastico».
Ovviamente i disagi scaturiti da questa spiacevole situazione non riguardano solo i bambini, ma investono anche tutto il personale docente e non docente che opera nella struttura scolastica.
«Il diritto alla studio – conclude la nota – viene garantito anche e soprattutto tutelando gli alunni e il personale scolastico. Tutela che oggi alla Direzione Didattica “San Giovanni Bosco” di Trebisacce è messa a repentaglio».
Vincenzo La Camera