Una commissione speciale tecnico-istituzionale per fronteggiare l’emergenza idrica che, da diversi anni, nel periodo estivo (ma non solo), attanaglia Castrovillari, soprattutto nella zona nord della città, dove troppo spesso l’acqua è razionata e i rubinetti sono a secco (ogni sera l’erogazione dell’acqua potabile è interrotta dalla mezzanotte alle ore 6 del mattino successivo, per dare l’opportunità ai serbatoi di approvvigionarsi ndr). A farne richiesta sono i consiglieri comunali Maria Antonietta Guaragna del gruppo “Castrovillari Città Viva”, Ferdinando Laghi di “Solidarietà e Partecipazione” e Giuseppe Santagada del gruppo “Castrovillari Solidale”. La commissione – che dovrebbe riunirsi ogni venti giorni per verificare le attività che l’Amministrazione comunale e gli Uffici mettono in campo e i risultati raggiunti, informando puntualmente i cittadini – dovrebbe essere composta, oltre che dal sindaco e dall’assessore all’Ambiente, da uno o due tecnici comunali addetti al servizio, due consiglieri comunali (uno di maggioranza e uno di minoranza, da individuarsi anche all’interno della II^ Commissione Consiliare Permanente), una rappresentanza di cittadini che vivono nelle zone che subiscono il disservizio. E’ questa la soluzione proposta dalle Liste Civiche, per una carenza idrica «verificatasi – spiegano – anche nei passati mesi invernali in giorni festivi o prefestivi (vigilia di Natale, vigilia di Capodanno, ecc.) per guasti agli impianti di sollevamento, rotture delle condotte, problemi ai pozzi, con cadenza quasi sistematica».
Nonostante qualche intervento tecnico per aumentare la dotazione idrica e l’ordinanza anti-spreco emanata dal sindaco, «la situazione – denunciano i consiglieri Laghi, Guaragna e Santagada – non è migliorata, creando disagi a tante famiglie che pagano regolarmente il servizio. Non solo – dichiarano – non possono usufruirne per 24 ore al giorno, ma già dalle ore serali, molti cittadini hanno segnalato la riduzione della pressione dell’acqua e la fuoriuscita dai rubinetti di aria a fronte di un rivoletto di acqua. Molti sono costretti a rinunciare alla cura e alla pulizia della persona sia la sera tardi che al mattino presto e all’uso della lavatrice nelle ore serali, pratica molto diffusa in virtù del minor costo dell’energia elettrica nelle fasce orarie serali e notturne».
Ma le Civiche riscontrano anche «disinteresse e poca lungimiranza del Comune di Castrovillari – di certo non tra i paesi privi di risorse idriche naturali – quando non ha inteso far parte dell’AIC (Autorità Idrica della Calabria), rinunciando volontariamente a partecipare all’elezione dei comuni che compongono l’Assemblea, in cui non avrebbe avuto difficoltà ad entrare per densità di popolazione». «E’ necessaria – concludono i consiglieri di minoranza – un’attività di distrettualizzazione, monitoraggio delle reti e ricerca programmata delle perdite occulte, oltre al miglioramento e alla messa in sicurezza del sistema di approvvigionamento, mediante la realizzazione di nuove captazioni ed il potenziamento delle infrastrutture esistenti, tutte opere che impongono all’Ente una pressante interlocuzione con la Sorical, ma anche con l’Ente d’ambito (AIC), che opera all’interno della Regione Calabria».
Federica Grisolia