Trebisacce, nominato nuovo Commissario ad Acta per riapertura Ospedale
Ospedale di Trebisacce: nominato finalmente il Commissario ad Acta per l’attuazione dei Decreti che prevedono la trasformazione del “Chidichimo” da Casa della Salute in Ospedale di Zona Disagiata e l’inserimento dello stesso nella rete ospedaliera della Regione Calabria. Si tratta del dottor Franco Laviola che cono sce assai bene qual è la situazione del “Chidichimo” essendo originario di Oriolo ma residente a Trebisacce, funzionario dell’Asp di Cosenza, già Direttore Sanitario all’epoca in cui l’Asp era diretta dal Commissario Gianfranco Filippelli.
C’è legittima soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale in carica ma, se non si fa presto ad attuare la sentenza del Consiglio di Stato, c’è il rischio che, “sic stantibus rebus” (stando così le cose) anche il Pronto Soccorso venga chiuso. Questo perché nei giorni scorsi la Commissione Medica Regionale ha visitato il Pronto Soccorso di Trebisacce per verificare se sono rispettate le linee-guida ed ha segnalato che permangono le gravi criticità che tutti sapevano: assenza di medici di Chirurgia d’Urgenza, assenza di reparti ospedalieri affiancati al Pronto Soccorso, assenza di personale specializzato nel Triage che consiste in una rapida valutazione della condizione clinica dei pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso e del loro rischio evolutivo attraverso l’attribuzione di una scala di codici di colore volta e definire la priorità di trattamento e, dulcis in fundo, l’assenza di una Sala Operatoria senza la quale non si può parlare di Ospedale. Ora i risultati del sopralluogo passeranno agli Uffici competenti che si determineranno di conseguenza.
Secondo la nota emessa dal Comune di Trebisacce, il Dott. Laviola, attualmente direttore della UOC (Unità Organica Complessa) di Programmazione e Controllo, RPCT in staff alla Direzione Generale dell’ASP di Cosenza, avrà il compito di stabilire e porre in essere tutte le attività necessarie alla riprogrammazione ed attivazione dell’Ospedale di Trebisacce, comprese ovviamente le attività di Pronto Soccorso, integrato alla struttura complessa DEA di Castrovillari e delle specialità e servizi previsti dal Decreto Ministeriale Salute n. 70/2015 per gli Ospedali di Zona Disagiata. Il tutto, come indicato nell’ambito della determina n. 340 del Direttore Generale dell’ASP di Cosenza Raffaele Mauro, “nel più breve tempo possibile”.
«Si tratta – secondo quanto si legge nella stessa nota – di un importante passo in avanti di un percorso che l’amministrazione comunale di Trebisacce e il sindaco Francesco Mundo stanno portando avanti da tempo, senza sosta e senza pausa e che si potrà considerare concluso solo quando i servizi del “Chidichimo” saranno tutti completamente attivati, come del resto prevedono le relative sentenze e i relativi decreti.
L’amministrazione comunale, il Sindaco Mundo e l’Assessore alla Sanità Pino Campanella – si legge ancora – da tempo sollecitavano la nomina del responsabile dell’attuazione dei decreti chiedendo che la scelta dello stesso ricadesse su un soggetto dalla provata competenza ed esperienza, supportato nel proprio lavoro da una profonda conoscenza del territorio e della storia del nostro Ospedale».
«E’ un importante passo avanti, – ha commentato da parte sua il primo cittadino – ma ciò non ci farà abbassare l’attenzione sulla questione Chidichimo, né limiterà la nostra azione di stimolo e indirizzo politico. Ci siamo prefissati lo scopo di riconquistare il nostro diritto alla salute che passa dall’attivazione di alcuni reparti del nostro ospedale ancora in stand-by e non ci fermeremo finché questo traguardo non sarà raggiunto e sono certo che nel Dott. Laviola troveremo un valido alleato».
Pino La Rocca
La riapertura dell’Ospedale “CHIDICHIMO” non è di pertinenza o competenza del solo comune di Trebisacce ma è un problema di tutti i Paesi dell’Alto Ionio.L’amministrazione comunale di Trebisacce,si auspica,dovrebbe agire in sinergia con tutti gli altri Comuni interessati.La sanità e il diritto alle cure mediche riguarda tutti i cittadini di questa nostra “maltrattata” zona.
E speriamo che l’ospedale sia riaperto davvero nel più breve tempo possibile, il che non voglia dire fra anni! le nomine si susseguono da anni ma di riaperture annunciate e poi rimandate non se ne può più! mi auguro che non si tratti dell’ennesima presa in giro per l’alto Ionio!