Nuova Ss 106. «Tutto tace. Perché non partono i cantieri?»
Interpellanza del consigliere regionale Gallo. I deputati Occhiuto e Santelli interrogano il Governo
«L’ammodernamento della Strada Statale 106 è essenziale per la Calabria e l’intero Meridione d’Italia». Non ha dubbi Forza Italia che scende in campo per chiedere conto «dei ritardi caratterizzanti l’apertura dei cantieri del terzo Megalotto “Sibari-Roseto Capo Spulico”, data per imminente lo scorso maggio dall’amministratore delegato dell’Anas e dal presidente della Regione eppure ad oggi ferma al palo». Il tema è al centro di due atti ispettivi: uno sotto forma di interpellanza, già depositata dal consigliere regionale Gianluca Gallo, capogruppo della Cdl. L’altro, un’interrogazione diretta al ministro delle infrastrutture, sarà presentato nelle prossime ore dal deputato Roberto Occhiuto, vicepresidente del gruppo forzista alla Camera, e dalla sua collega di gruppo Jole Santelli.
L’intervento di Gallo, Occhiuto e Santelli prende le mosse dalla ricostruzione della vicenda riguardante l’ammodernamento della statale jonica tra Sibari e Roseto. Un cammino avviato nel 2001 e che, nelle settimane passate, sembrava prossimo ad una conclusione, dopo l’approvazione – da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica – del progetto definitivo e della relativa copertura finanziaria.
«Gli ostacoli più rilevanti, consistenti nella definizione del tracciato e nell’individuazione delle risorse economiche necessarie – ricordano Gallo, Occhiuto e Santelli – erano stati superati, mitigando sia l’impatto finanziario sia le possibili ripercussioni di carattere ambientale. Eppure, un’opera da lungo tempo attesa dalle popolazioni e dagli enti locali, sembra essere improvvisamente finita nel dimenticatoio. Investimenti del genere – dichiarano i tre politici – oltre a restituire sicurezza alla viabilità e a rompere l’isolamento al quale la Sibaritide e l’intero territorio regionale sono da sempre costretti, consentirebbero anche di dare una boccata d’ossigeno all’economia locale. Per questo chiediamo chiarezza». Una richiesta indirizzata al presidente Oliverio come al Ministro Toninelli.
«La Regione – concludono Gallo, Occhiuto e Santelli – si è trincerata dietro un insolito mutismo. Dal Ministro, nonostante le sollecitazioni, non è ancora giunta una parola. Ci dicano cosa hanno in mente di fare e se, per caso, intendano rinunciare ai finanziamenti stanziati in favore dell’opera».
Federica Grisolia