Il logo della 6^ edizione del premio “Inventiamo una banconota”, promosso dalla Banca d’Italia è stato realizzato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Crosia. Presso la scuola, guidata dalla dirigente scolastica Rachele Donnici, è giunta una comunicazione ufficiale dal Dipartimento circolazione monetaria e bilancio – Servizio banconote della Banca d’Italia. Il documento a firma del Capo servizio mette in risalto che lo scorso anno scolastico la classe 1° A della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo Crosia-Mirto ha partecipato alla quinta edizione del Premio per la Scuola “Inventiamo una banconota”, istituito dalla Banca d’Italia e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, presentando il bozzetto di una banconota “immaginaria” che valorizza il risparmio quale mezzo per costruire il proprio futuro.
«Ho il piacere di informarla – si legge testualmente nel documento trasmesso alla dirigente Donnici – che il bozzetto è stato ora scelto come logo della sesta edizione del Premio, il cui tema è “Il denaro e le emozioni”. L’ideazione grafica (nella foto) sviluppata dai ragazzi della classe 1°A dello scorso anno e il messaggio che hanno voluto trasmettere con la loro realizzazione sono risultati i più idonei a rappresentare il tema di quest’anno, che vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di una gestione ragionata del denaro». I ragazzi, lo scorso anno, sulla loro banconota immaginaria hanno posto una lumaca, con un messaggio specifico: “La lumaca usa la ragione (geometrica) nel costruire la propria casa: se diventa troppo grande non la può trasportare. Il risparmio, un valore per godere del futuro”. Il bozzetto dei ragazzi di Crosia, ora verrà diffuso, dalla Banca d’Italia, in tutta la nazione, allo scopo di promuovere la nuova edizione del Premio. Oltre alla rappresentazione grafica verrà inserita la frase scelta dagli stessi allievi e verrà evidenziato che il suddetto bozzetto è stato realizzato nell’anno scolastico 2017/2018 dalla 1^ A dell’Istituto Comprensivo Crosia (Cosenza).
Vincenzo La Camera