Originale appuntamento ad Amendolara Marina, dove il vescovo della Diocesi di Cassano allo Ionio, don Francesco Savino, ha incontrato i giovani al… bar. Il singolare evento è stato voluto dalla Parrocchia Madonna della Salute di Amendolara Marina, guidata da don Nicola Arcuri, con il coinvolgimento della Parrocchia Santa Margherita Vergine e Martire del Paese che vede come sacerdote don Vincenzo Santalucia, di Paese24.it e dell’Amministrazione Comunale che ha offerto un apericena al termine dell’incontro che si è svolto presso il Cafè 711 sulla principale via Lagaria.
L’appuntamento – suggestivo nel suo genere ed unico in quanto la memoria non ricorda simili iniziative – nel solco di una nuova Chiesa che esce dalle sacrestie, per forza di cosa ha stuzzicato la curiosità anche degli adulti trasformando un incontro che doveva essere dedicato ai giovani ad un convivio allargato a tutta la comunità. E’ stata una buona occasione per presentare la lettera che Sua Eccellenza ha scritto ai giovani della Diocesi, che nella circostanza è stata distribuita. Don Francesco Savino, che ha accettato di buon grado l’invito (sulla scia del recentissimo Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani), è parso suo a suo agio al cospetto di una platea mista, in un luogo informale. Dove, tra ragazzi che sorseggiavano una birra, bambini a caccia di pacchetti di patatine e altra gente che entrava ed usciva, ha disquisito toccando vari argomenti; stimolando le corde dei presenti sui temi dell’amore, della famiglia, del rispetto dell’altro e sul senso della vita. E ricevendo in cambio pensieri schietti su una Chiesa in evidente difficoltà ad attrarre il suo gregge ma rincuorato dalla presenza di Dio nel cuore della gente, con la consapevolezza però di incanalare questi sentimenti, spesso confusi, sui sentieri dell’Eucarestia.
«Cari giovani, c’è qualche potere che vi vuole ignoranti – ha detto il vescovo, legato al pensiero di don Tonino Bello -. Voi dialogate sempre con tutti. Date un senso alla vostra vita. E cercate l’amore vero: solo così terrete lontana da voi la depressione». Don Francesco è stato un vero mattatore della serata scambiando microfono ed opinioni con i presenti. Accettando provocazioni ma allo stesso tempo alzando la voce per incitare alla bellezza e alla contestazione consapevole. «Rispettate sempre i vostri genitori, i vostri nonni – ha ammonito -. Sappiate distinguere bene i regali dai doni. Il dono non vuole nulla in cambio. Gesù Cristo ha donato la sua vita per noi e non ci costringe a seguirlo. La fede è un amore gratuito. Doniamo il nostro cuore a Dio». Il Comune, con il sindaco Antonello Ciminelli; il presidente del Consiglio Comunale, Angelo Soldato e gli assessori Luigi Salvatore, Prospero Scigliano e Paoletta Murgieri, ha consegnato al vescovo di Cassano il Premio Amendolara per il Sociale: un manufatto a mosaico in vetro raffigurante la Torre Spaccata, simbolo del paese dell’Alto Jonio cosentino. In futuro il Premio Amendolara sarà consegnato ad altre personalità illustri nel campo della Cultura, dell’Impresa, dell’Innovazione, etc. Nel frattempo, tutti si augurano che l’incontro con don Francesco Savino al bar non resti fine a sé stesso ma possa essere l’inizio di un percorso che coinvolga i sacerdoti e gli operatori pastorali affinché le energie e le potenzialità di giovani e di meno giovani possano essere canalizzate nella giusta direzione, sulla strada del Vangelo.
Vincenzo La Camera