Il peschereccio “Nicola e Andrea” (nella foto) oggi è alla fonda nello specchio di mare antistante l’abitazione della famiglia. Non ha preso il largo come è solito fare ogni mattina all’alba perché nella notte è volato al cielo Giuseppe Guttieri, per tutti Pepèll, il decano dei pescatori di Trebisacce, un autentico lupo di mare, impavido, generoso, papà, zio, nonno e soprattutto amico di tutti. In effetti, con la scomparsa di Pepèll, sottratto da una lunga e inesorabile malattia all’affetto dei suoi cari e di quanti gli hanno voluto bene, se ne va, come ha scritto il primo cittadino di Trebisacce Franco Mundo, un autentico pezzo della storia marinara di Trebisacce. Discendente da un’umile famiglia di pescatori proveniente nel primo dopoguerra dalla costiera amalfitana e capitanata dai fratelli Luigi e Andrea Guttieri, Pepèll è stato per lunghi anni il prototipo per eccellenza dell’uomo di mare, abituato a sfidare per tutto l’anno le pericolose insidie del mare, prima a bordo delle tradizionali lampare con cui “a braccia” si andava a pesca di alici e di sarde e poi, piano piano, a bordo delle “paranze” acquistate a costo di enormi sacrifici, con cui ancora oggi i figli di Pepèll, Nicola e Andrea, vanno per mare dando continuità alla tradizione marinara di Trebisacce, impegnati in un lavoro affascinante ma estremamente faticoso e pericoloso.
Pino La Rocca