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Appalti truccati in Calabria. Nel mirino anche il governatore Oliverio

Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, al centro del mirino di un’inchiesta della Procura Antimafia di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, su appalti per lavori pubblici, dirigenti regionali corrotti e agevolazioni a clan della ‘ndrangheta. Per il governatore Oliverio, accusato di abuso di ufficio, è scattato l’obbligo di dimora presso il comune di residenza e cioè San Giovanni in Fiore (Cs).  “E’ spaventosa – dichiara Gratteri – la facilità con la quale alti funzionari della Regione Calabria siano pronti ad obbedire al malaffare”.

Oliverio secondo le indagini della Procura avrebbe agevolato, nei lavori della funivia di Lorica in Sila e per l’aviosuperficie di Scalea, l’imprenditore romano Giorgio Barbieri già in passato finito nel mirino dell’antimafia, e ancora oggi arrestato, per legami con il clan Muto di Cetraro. Le indagini condotte dal nucleo di Polizia Finanziaria, in totale ha portato ad emettere misure cautelari nei confronti di 16 persone. “L’opera oggetto della indagine non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione – si difende Oliverio, che ha deciso di intraprendere lo sciopero della fame – Sono accuse infamanti. Chiedo chiarezza”.

v.l.c.

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