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Alto Jonio senza Vigili del Fuoco. Decimato il Distaccamento di Trebisacce

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Vigili del Fuoco: praticamente cancellato il Distaccamento dei Pompieri Volontari di Trebisacce che per oltre 20 anni, grazie all’impegno e al coraggio di un folto manipolo di giovani volenterosi, ha contribuito alla sicurezza dei cittadini del vasto comprensorio che va da Rocca Imperiale fino a Sibari. In pratica, dopo Ospedale, Pretura, Guardia di Finanza, Calabria Verde, Uffici, Scuole… un altro pezzo dello Stato cancellato da una periferia che diventa sempre più invivibile ed esposta al rischio della marginalità civile, sociale ed economica.

Da circa un mese il Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Trebisacce è stato infatti decimato nel suo organico perché il Governo giallo-verde, nelle more di bandire i Concorsi per l’assunzione in pianta stabile di alcune migliaia di Vigili del Fuoco, ha dichiarato superata e incompatibile la figura del Vigile del Fuoco “Volontario” per cui, chi ha interesse a rimanere nel Corpo dei Vigili del Fuoco ed a entrare tra gli “effettivi”, ha dovuto cancellarsi dall’elenco provinciale dei Volontari e iscriversi al ruolo dei Vigili del Fuoco “discontinui”. Cosa che hanno fatto quasi tutti i pompieri Volontari di Trebisacce che hanno presentato domanda al Comando Provinciale per rispondere a tale adempimento, tranne un paio di Volontari che, essendo avanti con gli anni, non lo hanno fatto perché non possono partecipare ai Concorsi.

Sta di fatto che oggi, con il personale sopravvissuto agli adempimenti, non si può organizzare neanche una squadra di Volontari con cui rispondere alle chiamate e fronteggiare le varie e sistematiche emergenze di un territorio periferico come l’Alto Jonio, privo di qualsiasi altro avamposto di sicurezza tranne i Carabinieri e la Polstrada. Ma chi sono, ci si chiede, e quali mansioni svolgono i Vigili del Fuoco “discontinui” a cui si sono iscritti quasi tutti gli ex Volontari di Trebisacce? In realtà i Vigili del Fuoco Discontinui vengono chiamati in servizio per brevi periodi di 20 giorni al mese (senza superare comunque i 160 giorni all’anno contrattualizzati e dunque gli 8 richiami annui) e la loro presenza serve per colmare le carenze di organico, garantendo l’operatività dei Comandi Provinciali ed integrando le squadre di intervento, e spesso sono utilizzati per svolgere attività di ordinaria amministrazione all’interno dei Comandi e dei Distaccamenti permanenti, all’interno dei quali svolgono tutte le mansioni di Vigili del Fuoco senza avere però, sebbene debbano sottostare ai regolamenti del personale professionista, un rapporto d’impiego vero e proprio con l’amministrazione. Risultato: per quasi tutti gli ex volontari, 20 anni di onorato servizio consumato tra sacrifici, rinunce e rischi per la propria incolumità fisica; per le popolazioni dell’Alto Jonio, la scomparsa  di un avamposto di sicurezza a portata di mano e facilmente attivabile, che rende l’esistenza più insicura e più esposta al rischio degli incendi e delle svariate calamità naturali di cui questo territorio non è certamente immune.

Pino La Rocca

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