No Triv. Ad Amendolara Consiglio Comunale aperto. Ciminelli: «Difendiamo il mare dalle multinazionali del petrolio»
«Non abbassare assolutamente la guardia sul problema trivellazioni nel mare Jonio e in tutto il Mediterraneo per evitare di danneggiare l’unico grande attrattore turistico a nostra disposizione». Con questa preoccupazione, ma allo stesso tempo determinazione a continuare la battaglia “No Triv” che lo ha visto protagonista sin dall’inizio, il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, chiama a raccolta le istituzioni delle regioni Calabria, Basilicata e Puglia invitando i sindaci dei comuni costieri a partecipare al Consiglio Comunale aperto previsto per venerdì 18 gennaio alle ore 18,30 nella Sala Consiliare. Nell’occasione verrà presentata una manifestazione “No Triv” per mantenere alto il livello di attenzione sul mare Jonio, nello specifico, per tutelarlo dalle costanti minacce delle multinazionali alla ricerca con le loro trivelle di idrocarburi. il più delle volte con la famigerata tecnica dell’air gun e cioè un dispositivo che spara aria compressa in acqua producendo onde che si propagano nel fondale con effetti potenzialmente disastrosi per plancton e altra fauna marina.
Al Consiglio Comunale aperto agli interventi del pubblico – di cui sono stati informati anche la Prefettura di Cosenza, i presidenti di Provincia e delle tre Regioni, il Ministero dell’Ambiente, la Comunità Economica Europea – hanno assicurato, nel frattempo, la loro presenza importanti esponenti del movimento “No Triv”, quali: Alessandro Mazzitelli, docente di Diritto Pubblico e Turismo per l’Ambiente all’Università della Calabria; Roberto Longo del Coordinamento nazionale Unione Mediterranea; Rosella Cerra, già redattrice di numerose osservazioni sullo Studio di Impatto Ambientale inoltrate al Ministero dell’Ambiente; l’avvocato Giovanna Bellizzi, portavoce del movimento “Mediterraneo No Triv”. Prevista anche la partecipazione di associazioni del territorio.
In questi anni l’Amministrazione Comunale di Amendolara ha investito e sta investendo molto sul mare, quale risorsa indispensabile. Da pochi mesi il Comune ha ottenuto la gestione della mitologica Secca, l’atollo sepolto al largo di Amendolara dove, dal racconto omerico dell’Odissea, sostò Ulisse tra le braccia della ninfa Calipso. Nel marzo del 2017 la posa dei massi in mare per frenare la pesca a strascico ha di fatto sancito l’inizio di un percorso di valorizzazione del mare «che non può assolutamente essere interrotto dal business delle multinazionali alla ricerca indiscriminata di petrolio. Per questo – commenta il sindaco Ciminelli – chiediamo al Governo di fare la sua parta, vietando senza sé e senza ma queste azioni selvagge in mare che metterebbero una pietra sopra allo sviluppo dell’intero Mezzogiorno d’Italia». La sede della stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli che sarà inaugurata quest’anno ad Amendolara sancisce la volontà del comune dell’Alto Jonio cosentino di puntare in maniera decisa sulla valorizzazione del mare e di tutto l’indotto che ne consegue. A testimonianza di ciò e con un valore fortemente simbolico, teso a testimoniare la chiara vocazione “No Triv”, nel corso del Consiglio Comunale di venerdì, inoltre, verrà proposta all’assise, di nominare definitivamente ed ufficialmente Amendolara come “Paese della Secca e delle Mandorle”.
Vincenzo La Camera