«Purtroppo anche questa volta gli amministratori comunali del territorio non sono uniti ed in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale fioccano nomi proposti da pochi e al servizio di pochi». E’ la dura reprimenda del vicesindaco di Oriolo, Vincenzo Diego, la cui candidatura alla prossime Provinciali era stata avvallata da molti e, in seguito alla notizia, accolta da numerosi cittadini, anche tramite i social network, con tutti i favori del caso. «Ringrazio i tanti che hanno proposto la mia candidatura – commenta Diego -. Significa che si riconosce un lavoro importante, portato avanti nel mio comune nell’interesse dei miei concittadini certamente, ma allo stesso tempo nell’interesse di un territorio bellissimo e ricco di opportunità».
«Lo stesso Partito Democratico – ricorda il vicesindaco di Oriolo – a pochi giorni dalla presentazione delle liste risulta non pervenuto, non organizzando alcun incontro alla luce del sole ed in forma ufficiale». Le elezioni provinciali che si svolgeranno il 24 febbraio (essendo di secondo livello per il ridimensionamento delle provincie, vedranno votare non i cittadini ma soltanto gli amministratori comunali) porteranno in Consiglio sedici rappresentanti. E l’Alto Jonio? Resterà a guardare anche questa volta? «Gli “sforzi” isolati, di campanile, continuano a frenare lo sviluppo – osserva Vincenzo Diego -, mortificando la nostra storia, le nostre radici». L’ospedale di Trebisacce, chiuso ormai dal 2010, è l’emblema del fallimento della politica unitaria e di concertazione di cui il territorio dell’Alto Jonio avrebbe tremendamente bisogno. «Non riusciamo a curarci pur avendo illustri personalità nel campo medico e scientifico, pur riconoscendo l’impegno quotidiano di tanti uomini e donne che in condizioni e situazioni precarie cercano di garantire il diritto alla salute. Per quanto mi riguarda – conclude Diego – continuerò a lavorare per Oriolo con un corredo di scadenze da espletare in questi ultimi mesi di mandato. L’impegno mi vedrà e ci vedrà impegnati su diversi fronti. Un impegno continuo che non permette distrazioni».
Vincenzo La Camera