Il Frecciargento Sibaritide-Roma e viceversa non verrà istituito, almeno per il momento. Il buon Trapattoni amava esclamare: «Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco», adagio che dovrebbero rammentare chi, a suon di titoli a caratteri cubitali, diffonde notizie false giocando con i bisogni reali della gente. Detto ciò, Trenitalia ha giustificato il suo rifiuto mettendo sul piatto questione puramente commerciali e cioè che questo nuovo treno che dalla Calabria Citra condurrebbe nella Capitale non costituirebbe opportunità commerciali sufficienti per l’azienda.

Gli sviluppi di questa vicenda li ha comunicati la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Rosa Silvana Abate, di Corigliano, che negli ultimi tempi si era particolarmente interessata alla questione. Ciò che non torna alla senatrice e a tantissimi cittadini è proprio il significato che Trenitalia intende attribuire al concetto di opportunità commerciale. Mentre, da una parte, la società per la gestione del trasporto ferroviario passeggeri ritiene che non ci siano le condizioni per un servizio veloce su rotaia; dall’altra, tutti i giorni dalla Sibaritide (Cariati, Rossano, Corigliano, Sibari, Trebisacce) partono svariate corse di pullman stracolmi di studenti, lavoratori o cittadini che corrono al Nord in cerca di cure mediche adeguate.

«Ci aspettavamo una simile risposta da Trenitalia – commenta la Abate, ha interessato della questione il ministro dei Trasporti, Toninelli -. Trenitalia fa parte – continua – insieme a Rfi, del gruppo Ferrovie dello Stato che, proprio nella Sibaritide, ha creato una partnership con una azienda del posto che fa partire quattro corse di autobus al giorno da Cariati – Corigliano – Rossano – Sibari per Roma. Numeri importanti che, invece, non giustificherebbero l’utenza per mettere un treno veloce. Una coincidenza molto strana sulla quale stiamo già indagando e sulla quale chiederemo lumi anche a Trenitalia, così come chiederemo di avere questi studi di fattibilità per capire come sono stati condotti».

Vincenzo La Camera