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Rossano, “Terra e Popolo” attacca la giunta Antoniotti. «Poca attenzione al turismo»

I rappresentanti del movimento "Terra e Popolo"

Estate rossanese, per il movimento “Terra e popolo” è solo uno dei tanti fallimenti della giunta targata Antoniotti. Non va molto per il sottile l’organizzazione politica che, parlando della stagione estiva a Rossano, ha affermato: «un assessorato al turismo, presieduto da un figlio d’arte, che scimmiottando il modello craxiano-berlusconiano della “Milano da bere”, spende e spande per organizzare party alla moda che con il turismo non c’entrano nulla. Tutto questo mentre le casse comunali fanno fatica ad elargire lo stipendio per centinaia di lavoratori. Niente valorizzazione delle risorse, nessuna cura per il patrimonio storico e culturale, nessun intervento sulle risorse naturali,  mentre il nostro mare è spesso attraversato da correnti melmose e dal depuratore si solleva un tanfo che rende il passaggio un tormento per cittadini e turisti».

Le critiche all’attuale amministrazione comunale rossanese non si limitano alla sola programmazione degli eventi estivi. «I cantieri sparsi per la città ci danno la misura di una realtà ampiamente prevedibile: questa amministrazione è in mano alla speculazione edilizia. Non un’opera di utilità sociale o di miglioramento infrastrutturale, ma solo inutili ornamenti spesso persino peggiorativi della viabilità o delle risorse paesaggistiche, si pensi a Via De Rosis o a contrada Torre Pinta. Ci sarebbe da scrivere interi tomi, ma sappiamo quanto non ce ne sia bisogno, in quanto la città si è già resa conto del grave errore commesso alle scorse elezioni».

Il movimento “Terra e Popolo” non risparmia stilettate nemmeno nei confronti del centro destra regionale e nazionale. « Sulla sanità, il piano di rientro del commissario Scopelliti, supportato da tutto l’arco del centro destra, dall’Udc al Pdl, ha sancito, di fatto, la morte e l’aggravamento della malattia di decine di cittadini, bloccati sulle strade da Cariati a Trebisacce per raggiungere i nosocomi meno lontani o costretti a essere serviti da un pronto soccorso di guerra o in attesa di un esame rimandato per insufficienza delle strutture. Si tratta di un fenomeno scandaloso di cui il territorio si ricorderà per decenni e che ha dei responsabili precisi, a partire dai consiglieri regionali, deputati e senatori del territorio. Sul tribunale – continuano i responsabili del movimento – assistiamo ad una comica. Il governo Berlusconi, col voto favorevole dei deputati del territorio, sostenuto dai partiti dell’attuale maggioranza comunale, ha approvato una legge-delega per la chiusura dei tribunali. Il governo Monti, sostenuto dagli stessi partiti più il Pd, ne dichiara l’esecuzione. Il sindaco (Antoniotti ndr) e l’onorevole Dima se la prendono con Monti invece di prendersela con se stessi e dimenticando le decine di fiducie votate in parlamento ai provvedimenti ammazza-Italia del premier banchiere».

Pasqualino Bruno

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