Tribunali, Castrovillari ingloberà quello di Rossano. Salvi i presidi di Paola e Lamezia
I tribunali di Castrovillari, Paola e Lamezia non scompariranno. La sforbiciata ai tribunali in odore di soppressione, sarà più leggera del previsto. Il Consiglio dei ministri ha infatti dato il via libera al provvedimento sulla revisione della geografia giudiziaria. Il testo definitivo prevede la soppressione di 31 tribunali rispetto ai 37 previsti. Salvo, nel Lazio, il presidio giudiziario di Cassino (al quale sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta), mentre in Sicilia non scompariranno Sciacca e Caltagirone. In Calabria, invece, pericolo scampato per i tribunali di Paola, Lamezia e Castrovillari (in cui sarà accorpato quello di Rossano).
Lo stesso ministro della Giustizia, Paola Severino, ha precisato che «sono stati salvaguardati i presidi giudiziari presenti nelle aree ad alta densità mafiosa». Resta confermata, invece, la chiusura di 220 sedi distaccate dei tribunali e di 667 uffici di giudici di pace. Il tutto nell’ottica di una riduzione della spesa pubblica.
ANTONIOTTI: «PROVVEDIMENTO ARROGANTE» – Non sono tardate ad arrivare le reazioni da parte del mondo politico, in seguito alle decisioni prese del Consiglio dei Ministri in tema di revisione della geografia giudiziaria. Grossa delusione, ovviamente, a Rossano, con il presidio giudiziario che verrà accorpato a Castrovillari. Giusepppe Antoniotti, sindaco della città della Sibaritide, parla di «provvedimento arrogante, assurdo, sconvolgente per gli effetti nefasti che farà ricadere sull’intera Sibaritide, vittima della criminalità organizzata nonché già menomata da tagli di servizi e diritti senza precedenti nella storia repubblicana». Nel frattempo è stata convocata, per sabato alle ore 12.00, una conferenza stampa (presso la delegazione comunale di Rossano Scalo) per fare il punto sulla delicata questione. Presenti, oltre al primo cittadino Antoniotti, anche il deputato Giovanni Dima, il consigliere regionale Giuseppe Caputo, i consiglieri comunali e i sindaci del territorio.
Pasqualino Bruno