Si parla sempre più spesso di eliminare il denaro contante per sostituirlo con la sua controparte digitale. Grazie alla nascita dei negozi online, questo obiettivo sta diventando sempre più una quotidiana realtà, dato che per effettuare l’acquisto è quasi essenziale utilizzare carte prepagate o altri mezzi digitali, mentre sempre meno spesso si può optare per il pagamento a contrassegno.
La comodità di questo metodo di pagamento è innegabile, e la sicurezza è oggettivamente maggiore rispetto ai contanti. Per questo sempre più servizi sono acquistabili attraverso carte di pagamento dedicate. Per aziende e liberi professionisti, uno degli ambiti in cui questo si sta verificando maggiormente sono i rifornimenti carburante.
Fatturazione elettronica e carte carburante
La nascita di tante carte carburante si deve principalmente all’introduzione dell’obbligo di emettere fattura elettronica a carico di imprese e lavoratori autonomi. La nuova normativa impone che i pagamenti avvengano solo tramite mezzi tracciabili, quindi possiamo dire addio alla cara vecchia scheda carburante e ai contanti, da ora in poi i rifornimenti dei mezzi aziendali andranno pagati tramite carte carburante. In tal modo ogni titolare avrà sempre a disposizione un estratto conto aggiornato e chiaro, cosa che renderà più agevole la detrazione dell’IVA e più semplice il processo di contabilizzazione e rendicontazione.
I grandi e piccoli marchi di distribuzione carburanti, ovviamente, si sono adeguati a questa novità velocemente e hanno introdotto sul mercato diversi tipi di carte carburante, tentando di venire incontro alle diverse esigenze di privati e imprese.
Quali carte carburante esistono
Sul mercato esistono fondamentalmente tre tipi di carta carburante: monomarca, multimarca e universale. Ma come si fa a capire qual è la carta carburante più vantaggiosa? Vediamo insieme le caratteristiche principali di tutte e tre. Le carte monomarca sono emesse da un singolo brand, e sono per questo un’esclusiva dei grandi nomi (e con più distributori sul campo nazionale) che hanno emesso la propria carta carburante, che se da un lato garantisce sconti, promozioni e offerte dedicate ai titolari, dall’altro li obbliga a fare rifornimento unicamente nei distributori del marchio convenzionato. Un bel problema se il veicolo aziendale deve viaggiare in zone dove non ve ne sono molti, e quindi adeguare il tragitto in funzione dei rifornimenti, invece che del risparmio in termini di tempo e chilometri, come sarebbe più logico.
Le carte multimarca, invece, si appoggiano a più compagnie e permettono quindi di fare rifornimento in pompe di diversi marchi. Un esempio su tutti è la carta carburante DKV, che offre la possibilità di servirsi in diversi punti rifornimento sia in Italia che in Europa. Questa libertà di scelta non è comunque così ampia come potrebbe sembrare: in paragone ai grandi marchi, quelli più piccoli sono sempre in pesante inferiorità numerica (anche se coalizzati). In questo modo si crea la stessa problematica logistica delle carte monomarca, unita alle difficoltà burocratiche che richiede ottenere una carta carburante, soprattutto per le piccole imprese e per i privati (tanti documenti, attese potenzialmente esagerate). Ma esiste una carta che non presenta questi limiti? Possiamo dire di sì, infatti sul mercato è presente anche una carta universale per l’acquisto di carburante. Questa carta unisce i vantaggi della valuta elettronica (estratto contro sempre visibile e aggiornato, sicurezza, budget fissi, contabilizzazione e detrazione IVA semplificate) a quelli della completa libertà di scelta. In questo momento, l’unica carta a ricoprire questo ruolo è la carta Soldo Drive, una vera manna per aziende e liberi professionisti. Rende infatti possibile i rifornimenti in qualsiasi pompa di benzina ed è conforme alla nuova normativa. Non servono tempi di attesa esagerati per ottenerla e utilizzarla è semplice e intuitivo. (guest post)