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Quelle mele del Pollino che arrivano direttamente a casa

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Non ci troviamo nelle valli del Trentino, come la Val di Non oppure la Val Venosta; ma al confine tra Cerchiara di Calabria e San Lorenzo Bellizzi, nel cuore verde del Pollino. Qui, sui terreni che un tempo erano dei nonni, i fratelli Francesco e Salvatore Mastrota producono delle succose mele. Le mele del Pollino. Due ragazzi non ancora trentenni che hanno pensato di puntare su un prodotto più unico che raro per questo territorio ma che ben si adatta al clima e quindi all’altitudine di contrada Santa Venere. «Siamo partiti con circa 300 piante – racconta Francesco – regalando il prodotto a parenti e amici. Le recensioni sono state positive e questo ci ha spinti ad implementare la coltura, arrivando alle quasi mille piante di oggi».

Francesco e Salvatore, con in tasca una laurea in Scienze dell’Amministrazione e Organizzazione e un diploma da ragioniere con indirizzo turistico, non hanno fatto la valigia come tanti loro coetanei, pur vivendo a San Lorenzo Bellizzi, un avamposto dell’Alto Jonio cosentino, alle falde del Pollino. Doppia scommessa per loro: dedicarsi alla terra e, allo stesso tempo, investire su un prodotto che da queste parti non ha un curriculum, non ha una storia: le mele. Quelle mele rosse e verdi che raccolgono da settembre a dicembre e che in via sperimentale raggiungono già diverse famiglie direttamente a casa con il corriere postale. Una cassettina di mele ben confezionata che, sul modello americano della consegna spesa “porta a porta”, arriva nelle case delle famiglie prenotate.

«Puntiamo ad un prodotto di qualità – ci spiegano Francesco e Salvatore -. Ecco perché la raccolta la facciamo interamente a mano, per non rovinare le mele, che abbiamo accudito e visto crescere per un anno intero». Queste mele del Pollino si contraddistinguono per un gusto unico, abbinato ad una croccantezza inconfondibile. Quella genuinità che un prodotto di montagna riesce a regalare. Quella stessa montagna tra San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara –  un tempo terra di briganti, banditi del Pollino che si nascondevano nelle grotte sulla Timpa con i loro prigionieri in attesa del riscatto – inizia a regalare a Francesco e Salvatore le prime soddisfazioni.

Al momento le mele della famiglia Mastrota sono distribuite in Calabria, ai privati e tra gli scaffali di frutta e verdura di alcuni supermercati; ma il sogno di Francesco è quello di far conoscere e far assaggiare le sue mele in tutta Italia e in Europa. «Sono nato e cresciuto in una terra dove l’agricoltura può offrire molto – dice Francesco con convinzione -. Ma noi giovani che decidiamo di dedicarci a questa attività dobbiamo avere il coraggio di trasformare quell’agricoltura di sussistenza appartenuta ai nostri avi e puntare sull’innovazione».

Ecco perché Francesco e Salvatore non si sono fermati alle mele come frutto raccolto dalla pianta e distribuito ma hanno già pensato alla trasformazione del prodotto, realizzando delle squisite marmellate adatte ad una colazione davvero a Km0, oppure da utilizzare per delle ottime crostate. Ed ecco che dalle mele del Pollino si ricavano tre qualità di marmellata: quella alla mela semplice, appunto; ma anche mela e zenzero e in ultimo, per il momento, mela e cannella. L’azienda agriboschiva Mastrota sta costruendo il suo paniere genuino, pronto ad affacciarsi presto anche sul mercato online (per info: 331.3542090).

Vincenzo La Camera

 

 

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