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Alto Jonio verso le Regionali. Qualche sindaco strizza l’occhio alla poltrona

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Si sa, con una campagna elettorale alle porte, i problemi dell’Alto Jonio fanno sempre gola, trovando di volta in volta paladini pronti a risolverli. La Calabria scalda i motori in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale, con il Centrosinistra “campione” in carica che registra la volontà del governatore Oliverio di ricandidarsi e pronto a fare affidamento su un nugolo di sindaci imbottiti di finanziamenti in questi anni per feste, sagre e qualche opera pubblica. Il Centrodestra, invece, desideroso di riappropriarsi di Palazzo Camapanella e della Cittadella regionale forse punterà sul primo cittadino di Cosenza, Occhiuto, ma bisogna convincere Salvini.

Come si comporterà l’Alto Jonio cosentino di fronte a questa ennesima tornata elettorale? Qualche sindaco, spinto anche da soddisfacenti risultati nelle ultime stagioni estive (realizzate con cospicui finanziamenti regionali) e con qualche riconoscimento mediatico in tasca (Bandiera blu, Borghi più belli d’Italia, etc…), sta seriamente pensando ad una candidatura regionale. Franco Mundo a Trebisacce e Giuseppe Ranù a Rocca Imperiale sembrano quelli più accreditati. Ed entrambi pare abbiano trovato un cavallo buono da cavalcare verso l’ambito traguardo. Se mentre per Mundo, gioco forza, la riapertura dell’ospedale resta un evergreen; Ranù dal canto suo si è lanciato nella protesta contro l’isolamento infrastrutturale e quindi sulla difficoltà di una mobilità degna di questo nome. Diciamo che entrambe le strade che i due sindaci hanno deciso di percorrere sono assai tortuose. Per quando riguarda l’ospedale, la battaglia può tranquillamente trasformarsi in un boomerang, in quanto i cittadini/elettori ormai dichiarano con ogni mezzo di non volerci cascare più (forse?!) con tanti di loro disposti a disertare le urne se entro la data fatidica delle elezioni (probabilmente tra dicembre e gennaio) non si otterranno risultati concreti.

Nel frattempo alcuni sindaci di comuni più piccoli provano a schierarsi con l’uno o con l’altro o con tutti e due. Partecipano soventi agli appuntamenti organizzati dai due sindaci, i colleghi di Oriolo, Montegiordano, Castroregio, Alessandria del Carretto. Restano alla finestra i sindaci di Amendolara, Roseto Capo Spulico, Villapiana. Ieri, ad esempio, il commissario alla Sanità calabrese, Cotticelli, è giunto presso l’ex ospedale di Trebisacce, (dopo aver annullato la prima visita alcuni giorni fa). Una visita con pochi intimi (ve la racconteremo in un prossimo articolo) che ha visto il sindaco Mundo fare gli onori di casa. Tra i “fortunati” c’erano appena un paio di sindaci dell’Alto Jonio, come se la questione ospedale riguardasse soltanto Trebisacce.

Lo stesso Comune di Trebisacce ha informato i giornalisti di aver ricevuto comunicazione da parte di Cotticelli del suo arrivo soltanto due ore prima. Un’azione dettata, probabilmente, dice qualcuno, per evitare azioni di protesta e quindi una partecipazione più massiccia alla visita. E la Lega? E il Movimento Cinque Stelle? Mentre i grillini promettono “fuoco e fiamme” contro le strumentalizzazioni dell’ospedale; i leghisti locali (dopo il boom alle Europee di giugno) continuano ad infervorarsi per il loro Capitano, ma sul territorio non lasciano traccia.

Vincenzo La Camera

 

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