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Trebisacce, lunghe attese alle Poste. Sfiorata la rissa. Intervengono carabinieri

L'ufficio postale alla Marina di Trebisacce

Sfiorata la rissa ieri mattina (sabato) presso l’ufficio postale della Marina di Trebisacce, preso d’assalto da una folla di utenti che, persa la pazienza per le lunghe attese, si spintonavano tra loro per farsi largo e arrivare allo sportello, tanto che si è reso necessario, da parte della direttrice dell’ufficio Teresa Accoti, richiedere l’intervento dei Carabinieri che, per evitare la rissa, per garantire la sicurezza e per assicurare il rispetto della fila, hanno dovuto piantonare l’ufficio per tutta la mattinata. La storia dei disservizi, nonostante il prodigarsi della direttrice e del personale che opera in situazioni di vera emergenza, purtroppo non è nuova, ma la situazione si aggrava puntualmente ogni anno con l’arrivo del periodo estivo che coincide con un sensibile aumento della popolazione e la paradossale riduzione del personale che, pare, sia costretto a godere delle legittime ferie proprio nel periodo cruciale dell’anno. Così, con l’arrivo dell’estate puntualmente gli uffici postali vanno in tilt, tra le proteste e la rabbia degli utenti, costretti a lunghe file ed a sgomitare talvolta per ore solo per pagare una bolletta, o per spedire una raccomandata. Ma il peggio, secondo le notizie che circolano a Trebisacce, deve ancora arrivare perché, da quanto è dato sapere, l’ufficio postale principale, situato in via Fiume, nella Marina di Trebisacce, da lunedì 20 agosto e fino a completamento dei lavori (si parla di 10/15 giorni) sarà completamente chiuso per una ristrutturazione interna. Un intervento, questo, che si poteva e si doveva eseguire in un periodo di maggiore tranquillità e di minore afflusso anche perché così, oltre ai trebisaccesi, si rischia di penalizzare anche i turisti. Giorni difficili si prospettano dunque per i trebisaccesi e per i turisti che dovranno giocoforza utilizzare l’angusta e sottodimensionata Succursale del centro storico (con un solo operatore), o spostarsi nei paesi vicini. Una decisione che viene dunque considerata inspiegabile e che scatenerà sicuramente reazioni forti sia da parte degli utenti che delle istituzioni locali.

Pino La Rocca 

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