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Amendolara. “Muta”, il corto teatrale contro la violenza sulle donne

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“Muta”. Si chiama così il contributo artistico che l’associazione culturale “L’Istrione” di Amendolara, in collaborazione con il laboratorio teatrale “Skené”, ha voluto offrire ieri, 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Ideatrice del corto teatrale [guardalo in basso] è Filomena Presta, con la consulenza tecnica di Rosario Micelli. Pochi minuti dove il nero del lutto, della morte, della sofferenza, viene squarciato dal rosso sangue, ma anche simbolo di energia, amore, passione, forza. Una scenografia ricca di dettagli: una panchina, delle bambole, degli abiti, delle scarpe, trucchi, oggetti che rimandano alla quotidianità, accompagnati da passaggi sonori che mantengono alta l’attenzione dello spettatore e dalle note di “Donna”, canzone di Mia Martini. In scena: Rosanna De Marco, Franca Lacanna, Claudia Maffia, Marica Pistocchi, Iris Ramundo, Antonella Recchia  e Cristina Sisci.

«L’obiettivo – ha dichiarato Filomena Presta – è quello di sensibilizzare su un tema importante e di grande valenza sociale attraverso lo strumento dell’arte e della bellezza della poesia. Volevamo dare anche noi un contributo che facesse fermare un attimo a riflettere, convinti che solo la cultura possa sradicare tale fenomeno e promuovere l’educazione al rispetto del prossimo».

“Muta” pone l’accento sulla violenza psicologica che impone il silenzio, la sottomissione; sulla violenza fisica che lascia i lividi sul corpo ma anche nell’anima. Poi, però, c’è la poesia che può trasformare il dolore in speranza, che quel dolore lo fa volare e lo trasforma in ribellione. E allora quell’urlo che intima di stare zitte e di subire in silenzio diventano urla di rinascita. “Parla, combatti, grida più forte e non ti fermare!”.

Federica Grisolia

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