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Rossano. Addetti alle pulizie sul tetto dell’ospedale in protesta. «Non ci pagano lo stipendio»

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Gli operai addetti alle pulizie presso l’ospedale di Rossano, dalle prime ore dell’alba di stamani (lunedì), sono saliti sul tetto del “Nicola Giannettasio” (nella foto) per chiedere il pagamento delle ultime due mensilità, di ottobre e novembre 2019, da parte della ditta appaltante. A rischio anche lo stipendio di dicembre e la tanto attesa tredicesima che, ad ogni modo, rappresenta una vera e propria “manna dal cielo” per gli oltre 40 lavoratori. Molti di loro vivono con un solo stipendio, oltre ad avere mogli e figli a carico, al fine di sostenere le loro famiglie. La disperazione, purtroppo e più delle volte, porta a gesti del genere. Il sindaco Flavio Stasi, dopo aver appresso la notizia della protesta degli operai, si è adoperato, fin da subito, a contattare i vertici dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Cosenza in modo tale da trovare una soluzione alla vicenda.

Sul luogo della protesta sono presenti, oltre ai tanti familiari degli stessi operai ed i rappresentanti delle diverse sigle sindacali, gli agenti della Polizia di Stato e della Digos, coordinati dal Dirigente Cataldo Pignataro del Commissariato di Corigliano-Rossano, ma anche i Vigili del Fuoco del distaccamento di Rossano. I lavoratori non hanno nessuna intenzione di scendere dal tetto dell’ospedale, continuando il sit-in ad oltranza, fino a quando la ditta non provvede al regolare pagamento delle ultime due mensilità di ottobre e novembre 2019. Loro, comunque, garantiranno, nonostante lo stato di agitazione, il regolare servizio di pulizia all’interno del nosocomio rossanese.

Antonio Le Fosse

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