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Ex Lsu-Lpu. Bloccarono l’autostrada a Cosenza, dopo quattro anni arriva la multa

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Dopo lo sciopero avvenuto a Cosenza il 28 luglio 2015,  quaranta lavoratori calabresi ex Lsu-Lpu si sono visti recapitare una multa di 2584 euro. In quel giorno di piena estate, circa un migliaio di lavoratori ex Lsu Lpu “chiedevano allo stato di avere la continuità occupazionale dopo vent’anni di precariato”, dichiara a Paese24 Vincenzo Laurito, segretario generale NIDIL CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno. Visto che l’allora governo Renzi, ignorava sia le richieste di questi ultimi di essere stabilizzati, sia la volontà della Regione Calabria, che aveva  appositamente stanziato 38.000.000 per contrattualizzare tutti gli Lsu-Lpu e non solo il 20% di essi come aveva deciso il Ministero, per cercare di far sentire ancora di più la loro voce e far si che questa situazione si sbloccasse  tutti i manifestanti, insieme ai sindacalisti, bloccarono lo svincolo autostradale Cosenza Nord della tratta Salerno-Reggio.

Ai quaranta lavoratori sanzionati (di Castrovillari, Frascineto, Cerchiara di Calabria, Sant’Agata d’Esaro, Mirto Crosia, Corigliano-Rossano, Malvito) si imputa l’aver continuato ad ostruire il traffico anche dopo l’arrivo della notifica ufficiale del prolungamento del contratto, ma Laurito, racconta che “essendoci circa un migliaio di scioperanti, e avendo le batterie del megafono, ormai, scariche, le persone  più distanti dagli stessi megafoni, avendo ricevuto la notizia in ritardo, di conseguenza, hanno sgomberato qualche minuto dopo”. Considerando che il blocco di un pubblico servizio, è giudicato reato, per i legali del sindacato è sconsigliabile portare la questione in tribunale, infatti, se le cause dovessero essere perse, ai 2584 euro della penale si aggiungerebbero altre 1500 euro. Per adesso la CGIL,  oltre ad aver coinvolto il segretario nazionale della stessa, Maurizio Landini, ed aver chiesto di rateizzare le multe, senza alcun interesse, ha aperto un fondo per aiutare i lavoratori sanzionati e cercherà di portare la questione all’attenzione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Francesco Agrelli

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