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Scricchiola gemellaggio tra Oriolo e Costigliole Saluzzo. Sindaco Colotta “snobba” commemorazione in Piemonte

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La nostra storia, i nostri ideali che ci contraddistinguono sono il frutto del sacrificio di donne, di uomini, di ragazze e ragazzi che si sono sacrificati, in molti sono caduti per un ideale comune: l’Italia libera, democratica, rispettosa del prossimo, un prossimo fatto di umanità, di comprensione, che ripudia l’arroganza, capace di dialogare, di costruire rapporti solidi e ponti tra comunità e culture. In tanti, in troppi si sono sacrificati per questi valori, in tanti hanno perso la vita per la pace, per la dignità e l’amore. In tanti, come a Costigliole Saluzzo e Busca, in provincia di Cuneo, sono stati umiliati, percossi, uccisi da mani crudeli, guidate da menti pervase di odio. Da quasi dodici anni, le Comunità di Busca, di Costigliole Saluzzo e di Oriolo, gemellate, e con loro la Calabria tutta e il Piemonte ricordano i morti, l’estremo sacrificio di donne e uomini, di agricoltori, artigiani, professionisti, padri e madri, di intere famiglie cancellate per sempre dall’odio nazifascista. Vite recise sui piazzali, davanti ai propri casolari, sui muri di mille e mille osterie, su quelle piazze, macchiate dal sangue, da sempre simbolo di incontro e di progresso. Idealmente, cari Fratelli e Sorelle, siamo lì con voi, in quelle piazze, davanti a quelle osterie, davanti ai casolari, simboli ancora una volta di resistenza, di cultura, di umanità e di fratellanza.

Oggi, umilmente, Vi chiediamo scusa, a nome di chi le scuse le dovrebbe presentare con umiltà e al più presto, per cancellare una brutta pagina che la nostra Comunità certo non merita. L’incomprensibile assenza del sindaco di Oriolo, Simona Colotta, alla commemorazione dell’Eccidio di Ceretto (piccola frazione di Costigliole Saluzzo, ndr), il 5 gennaio, dove erano presenti cittadini, autorità civili, militari, religiose, le associazioni di volontariato, i Reduci, l’ANPI, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è da condannare con forza. Un’assenza che getta un’ombra grave su questa amministrazione, un’ombra nelle relazioni tra Regioni, Comunità sorelle, come quelle di Costigliole Saluzzo e di Busca, insignite dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, della Medaglia d’Argento al Valor Civile. Un’offesa ai Caduti, ai Martiri della Resistenza, della Democrazia e della libertà. Dal sindaco Simona Colotta non una giustificazione credibile, nessuna telefonata, non un fiore, né una parola per ricordare i ventisette Martiri di quel 5 gennaio del ’44, tra i quali due figli di Oriolo, Francesco Caruso  e Giorgio Giuseppe Caruso; non una parola per ringraziare i vivi e quelle Comunità che hanno dato da bere, da mangiare ai nostri concittadini come i Caruso, i Marino, i Liguori e altri ancora, reduci della 4ª Armata. Semplici cittadini, intere famiglie hanno aperto la porta di casa e il loro cuore ai nostri compaesani, regalando loro un sorriso, un abbraccio, una carezza sui visi stanchi, asciugando lacrime di disperazione e di dolore. In quei momenti terribili, di sconforto e di angoscia, le Mamme di Costigliole Saluzzo e di Busca sono diventate le loro Mamme; i Padri, i loro Padri; i loro figli, fratelli e sorelle. Per questo, Vi ringrazieremo e vi ricorderemo per sempre, continueremo a chiamarVi  fratelli e sorelle, terremo per Voi sempre aperte le nostre porte, le nostre case, i nostri cuori.

 Giorgio Bonamassa, Francesco Colotta, Vincenzo Toscani (ex sindaci)

 Vincenzo Diego (ex vicesindaco)

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