Spesso la noia, o semplicemente la maleducazione può spingere l’essere umano in particolari devianze che lo rendono irriconoscibile per come Dio lo ha creato. La storia che vi stiamo per raccontare denota alcuni pericolosi mutamenti della nostra società che, con le dovute proporzioni, rappresentano un pericoloso substrato nei nostri “tranquilli” paesi. Non di rado l’amicizia sincera tra uomo e animale allevia palliativamente il dolore per la perdita dei cari e la conseguente solitudine che ne deriva. Spesso la compagnia di un gattino, di un cagnolino aiutano, nel prendersene una cura, a sopperire agli affetti di una vita.
«Spero che qualcuno possa raccontare quello che è successo – l’appello della ragazza con voce tremula rotta dalla commozione -. Sporgerò denuncia contro ignoti. La mia speranza è che chi ha commesso questa vile azione possa seriamente pentirsi. Sto facendo tanti sacrifici per accudire il mio Anacleto che al momento si nutre solo con le flebo ed ha bisogno di essere condotto dal veterinario a giorni alterni». Non è la prima volta, purtroppo, che la cronaca locale e nazionale ci consegna simili storie. La comunità di Amendolara, particolarmente devota a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, che ricordiamo proprio oggi, rigetta questi comportamenti, nel frattempo che trovi anche il coraggio di denunciarli.
Vincenzo La Camera