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Castrovillari festeggia il suo patrono San Giuliano nella Giornata della Memoria

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Oggi (27 gennaio), nella Giornata della Memoria, Castrovillari festeggia il suo patrono, San Giuliano. Nel pomeriggio, alle ore 15.30, la processione per le vie della città, mentre alle 18,30, nella basilica minore (le cui origini risalgono al XII secolo e che costituisce uno degli edifici sacri di notevole interesse, situata nel centro storico), la messa solenne celebrata dal vescovo, monsignor Francesco Savino, e la consueta consegna delle chiavi della città al Santo, in segno di “affidamento” di una comunità. Come da tradizione, le fedeli distribuiranno per devozione le “vecchiaredde”.

«La celebrazione annuale della festività del nostro patrono – dichiara il sindaco, Mimmo Lo Polito – di questi tempi, è quanto mai pregna di significati non solo per la devozione che si rinnova ma, soprattutto, per ciò che la lega alla Giornata della Memoria: l’importante urgenza di pace e di dialogo. Da qui la portata della duplice ricorrenza che si integra ed afferma in più modi la promozione e il primato della dignità umana. Con questo spirito – aggiunge il primo cittadino – bisogna vivere tali appuntamenti, e l’offerta delle chiavi durante la consueta funzione religiosa nella basilica minore, segno di voler affidare tutto questo. Da qui l’esigenza d’accompagnare sempre più tali tensioni con gesti concreti per non dimenticare, richiamando l’importanza sociale che presenta la Giornata contro le divisioni, la violenza, l’intolleranza che il relativismo cerca d’imporre. Trasferire questa consapevolezza alle giovani generazioni – conclude Lo Polito – è un obbligo».

Il culto di San Giuliano fu introdotto dai Normanni che conquistarono Castrovillari nel 1064 e venne consacrato nella chiesa che sorge in quella che un tempo era la piazza principale di Castrovillari, precisamente nella valletta di Cannarossa, ai piedi del Colle del Lauro. Costruita nel 1090, la chiesa (elevata a Basilica minore nel 2011), fu ampliata nel XVI secolo e, distrutta da un incendio nel 1789, venne poi ricostruita. La facciata presenta un antico portale rinascimentale. Dopo essere stato inviato da Papa Clemente in città, San Giuliano toccò con il suo bastone una roccia, facendone scaturire acqua sufficiente per soddisfare la sete dei castrovillaresi, chiusi dentro le loro mura a causa della guerra con i paesi vicini. 

Federica Grisolia

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