Trebisacce. Punteruolo rosso continua a fare strage di palme
Nonostante i reiterati interventi fitosanitari attuati dal Comune nel corso degli ultimi anni, il punteruolo rosso, il famelico coleottero proveniente dall’Asia, colpisce ancora e sta piano piano divorando gran parte delle palme del nostro territorio che, a ragione del suo clima temperato, risulta terreno fertile per le palme di tipo mediterraneo. Vittime innocenti di questo micidiale parassita sono state nel corso degli ultimi anni le palme del Lungomare di Trebisacce che piano piano si è trasformato in un vero e proprio cimitero delle antiche palme. Piante che, attaccate dalle larve del punteruolo rosso, nonostante la vigoria della loro struttura, si sbriciolano e seccano in poco tempo. Certo le campagne fitosanitarie condotte finora hanno limitato l’infestazione e contenuto i danni ma non sempre, da quanto viene lamentato, vengono adottate tutte le precauzioni necessarie per neutralizzare le larve dell’insetto che tendono a moltiplicarsi in tutta fretta.
C’è infatti chi, essendo del mestiere, lamenta una potatura approssimativa e il fatto che, come si evince dalla foto, spesso i rami e i materiali di risulta vengono in parte abbandonati sotto le piante e in parte in raccolti in bustoni che vengono lasciati sul Lungomare per diverso tempo (nella foto). Tale materiale, – si fa rilevare, – è altamente infestato dalle larve del Punteruolo Rosso le quali, ormai diventate pupe, tendono a sfarfallare ed a infettare le parti sane delle palme. C’è da dire che per lunghi anni il Comune di Trebisacce ha provato a debellare questo famelico coleottero cercando di preservare le piante dall’infezione, ma negli ultimi tempi è forse stata abbassata la guardia. Eppure poche migliaia di euro e l’affidamento a un esperto ed a personale specializzato avrebbero potuto salvare questi magnifici esemplari di palma mediterranea che, per raggiungere quelle dimensioni, hanno impiegato oltre 50 anni.
Pino La Rocca