Di Coronavirus se ne conoscono molti, ma quello che sta scatenando il panico mondiale in questi giorni, è un tipo che non è mai stato incontrato prima. Come altri Coronavirus – Sars e Mers, per citarne un paio – proviene da animali e, come altre malattie epidemiche, proviene dalla Cina. Le prime persone infettate infatti lavoravano o hanno spesso acquistato nel mercato all’ingrosso di frutti di mare di Huanan, una città cinese, che vendeva anche animali vivi e macellati di recente, da cui l’epidemia è iniziata.
Ma quali sono i sintomi causati dal Coronavirus?
Il virus provoca la polmonite e coloro che si sono ammalati hanno accusato tosse, febbre e difficoltà respiratorie. Nei casi gravi può esserci addirittura insufficienza d’organo. Poiché si tratta di polmonite virale, gli antibiotici sono inutili. Le persone possono essere ricoverate in ospedale per avere supporto per polmoni e altri organi, ma il recupero vero e proprio dipenderà dalla forza del loro sistema immunitario. La maggior parte delle vittime avevano già inizialmente cattive condizioni di salute.
La trasmissione da uomo a uomo è stata confermata dalla commissione sanitaria nazionale cinese. La modellazione da parte degli esperti dell’OMS presso l’Imperial College di Londra suggerisce che potrebbero esserci fino a 100.000 casi, con incertezza che pone i margini tra 30.000 e 200.000. Ed il virus è già stato riscontrato anche al di fuori della Cina, con casi registrati ad Hong Kong, Giappone, Tailandia, Stati Uniti e Francia.
Perchè il Coronavirus è peggio della normale influenza?
Non si può ancora dire ufficialmente quanto questo virus sia pericoloso, in quanto si è ancora in fase di raccolta dati: 81morti su 2.827 casi segnalati significherebbero un tasso di mortalità del 3%; tuttavia, è probabile che ciò sia sopravvalutato perchè potrebbe esserci un gruppo molto più ampio di persone infettate dal virus ma che non hanno sofferto di sintomi abbastanza gravi per andare in ospedale e quindi non sono state conteggiate a scopo statistico. Per fare un confronto, l’influenza stagionale ha in genere un tasso di mortalità inferiore all’1% e causa all’incirca 400.000 morti ogni anno in tutto il mondo. La Sars invece, ha avuto un tasso di mortalità superiore al 10%.
La differenza cruciale del Coronavirus rispetto all’influenza è che non esiste nessun vaccino per combattere il nuovo virus, il che significa che è più difficile per i membri vulnerabili della popolazione – gli anziani o coloro con problemi respiratori o immunitari – proteggersi. Ecco quindi come lavarsi sempre le mani e stare lontano dalle persone che presentano sintomi come tosse e raffreddore, diventa importantissimo.
Coronavirus: come proteggersi?
Si temeva che il coronavirus potesse diffondersi più ampiamente durante le vacanze cinesi che iniziano il 24 gennaio, quando milioni di loro viaggiano per festeggiare, ma i festeggiamenti sono stati in gran parte annullati – in tempo – e Wuhan e altre città cinesi sono completamente blindate. Questo è quindi positivo. Una delle preoccupazioni fondamentale però, è la gamma dei sintomi possibili: alcune persone sembrano riscontrare lievi sintomi mentre altre si ammalano gravemente. Ciò rende più difficile stabilire i numeri reali delle persone infettate.
Generalmente, per noi europei, a meno che non si abbia recentemente viaggiato in Cina o non si abbia avuto contatto con qualcuno infetto dal virus, anche se dovessimo avere tosse o raffreddore, questi non dovrebbero essere segnali d’allarme. In generale, non è necessario visitare un medico a meno che i sintomi non siano persistenti o non si manifestino altri fattori come dolore toracico, difficoltà respiratoria o malessere generale.
Coronavirus: come proteggersi?
Non riteniamo sia il caso di farsi prendere dal panico. La diffusione del virus al di fuori della Cina è sì preoccupante, ma non inaspettata. Sicuramente è importante avere un occhio di riguardo in più quando si incontrano persone con tosse e raffreddore e preoccuparsi di rispettare le normali norme igieniche – come detto prima, lavarsi le mani. Ciò non significa però che bisogna tapparsi in casa e non uscire più. Chiaro che viaggiare in Cina ora è altamente sconsigliabile, ma per chi volesse recarsi negli Stati Uniti per esempio, dopo aver fatto Application ESTA, può tranquillamente partire. Spesso infatti, i virus che si diffondono facilmente tendono ad avere un impatto più lieve a livello globale. (guest post)