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Trebisacce. Reset per la Giunta Comunale. Quale il vero motivo della decisione di Mundo?

Trebisacce. Reset per la Giunta Comunale. Quale il vero motivo della decisione di Mundo?
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L’azzeramento della Giunta Comunale di Trebisacce ad opera del sindaco Franco Mundo giunge come un fulmine a ciel sereno. L’esecutivo in carica, essendo stato eletto il 12 giugno 2017, è più o meno a metà del suo percorso ma dell’azzeramento delle cariche e delle deleghe finora non si era mai parlato tanto che la decisione del sindaco ha colto tutti di sorpresa e, dal momento che la revoca degli incarichi assessorili è arrivata all’improvviso, in molti hanno pensato che potrebbe non trattarsi di un semplice rimpasto programmato in tempi non sospetti per calibrare meglio i ruoli e le competenze di ciascuno dei componenti dell’esecutivo al fine di assicurare maggiore slancio all’attività amministrativa, ma di ben altro! E non sono pochi quelli che pensano che la decisione del sindaco Mundo, preso atto che alcuni componenti dell’esecutivo non lo hanno sostenuto come candidato-congliere-regionale facendogli venir meno quella manciata di voti necessari per essere eletto, sarebbe collegata all’esito del voto regionale che, come è noto, lo ha visto competere personalmente per l’elezione alla Regione.

Elezione, la sua, che, da come raccontano in modo spietato i numeri, nonostante le ben 4.664 preferenze, è stata solo sfiorata ma è stata mancata per una manciata di voti non solo per le aberrazioni di una stravagante legge elettorale e per il mancato sostegno di alcuni suoi colleghi-sindaci della zona, ma anche a causa di un certo “fuoco amico” scatenato da qualche componente del suo stesso esecutivo che, a differenza dei più, che si sono esposti pubblicamente facendo campagna elettorale per il proprio sindaco, hanno scelto di votare e di far votare altri candidati. Comunque sia, questa sorta di incidente di percorso, verificatosi all’interno di un esecutivo comunale presentatosi all’elettorato come espressione del Centrosinistra, al di là delle legittime posizioni politiche che nel tempo possono anche cambiare, in realtà potrebbe generare un possibile disagio politico tra i componenti dell’esecutivo ed è, forse, proprio questo che il capo dell’esecutivo, da quanto si legge tra le righe del Decreto Sindacale, vuole scongiurare. Solo all’esito della ridefinizione dei nuovi incarichi e delle nuove deleghe sarà comunque possibile capire i veri motivi che hanno indotto il primo cittadino ad azzerare tutti gli incarichi assessorili per dare vita ad un esecutivo che, comunque, vista l’esiguità dei possibili sostituti, non potrà che limitarsi solo a un parziale movimento delle pedine.

Pino La Rocca

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Domenico
Domenico
5 anni fa

Semplice e puro tatticismo politico, ecco la vera motivazione. Ritirare un incarico in corsa a qualcuno (per motivazioni personali o per rivalsa ma non è questo il punto e non sappiamo e non sapremo mai quale sia la vera motivazione) non è operazione semplice ma abbastanza complicata da fare senza avere a supporto una vera motivazione (che evidentemente non ci sarebbe se il presupposto è, come molti insinuano, pura e semplice rivalsa). Ecco che interviene il tatticismo politico, azzero tutti e diventa tutto più trasparente e inoppugnabile. Vedremo come, nel solco del tatticismo, verranno mossi i prossimi passi, dopotutto, quella tra Conte e Renzi e i responsabili non è altrettanto tatticismo politico? questo è il vero dramma, sia a livello micro (governo dei comuni) che a livello macro (governo dello Stato) le logiche sono identiche, senza alcuna attenzione alla soluzione dei veri problemi.
Cosa possiamo fare noi semplici cittadini? Cercare di dissimulare apertamente i tatticismi e svelarne i retroscena come sto cercando di fare io in questo momento. Serve a qualcosa? Sicuramente non a cambiare gli esiti ma almeno a far capire di non essere schiocchi da credere a tutto quello che ci viene narrato.

ANTONIO
ANTONIO
5 anni fa

Io ho sempre sostenuto che l’arroganza non porta mai a niente di positivo, viviamo in un epoca in cui tutto scorre nel e sul digitale, l’informazione e’ alla portata di tutti
e il solo pensare che essere ” l’HOMO SAPIENS ” di tutte le situazioni in quanto primo cittadino ,sia radicato nella mente di qualcuno, e’ sicuramente la cosa piu’ sbagliata.
Rappresentare un intera popolazione, ed esporsi in prima persona e’ senza ombra di dubbio un azione coraggiosa, ma cio’ non implica essere di piu’o sapere piu’ di altri.
Tante altre persone piu’ preparate e forse anche piu ‘simpatiche e carismatiche avrebbero potuto fare di piu’ o rappresentare…e’ solo una questione di scelte e di mettersi in gioco.
Detto questo, il signor Mundo, dovrebbe fermarsi a meditare, sul perche’ la popolazione dell’alto jonio non lo abbia preferito.. .umilta’ non arroganza…..gesti comuni, non
episodi di presunzione e pseudosapienza….parlare con la gente guardandola negli occhi con la testa alzata…questo vuole la gente comune